Vandalismo auto troupe Rai: Servizio sulle Foibe e gli eccidi in Slovenia sabotato - avvisatore.it
Una troupe della Rai è stata oggetto di un attacco il pomeriggio del 16 gennaio mentre si trovava in Slovenia per realizzare un servizio sugli eccidi delle foibe. Durante le riprese, il veicolo della troupe è stato danneggiato da ignoti, con il parabrezza spaccato e la fiancata distrutta. L’inviato del Tg2, Andrea Romoli, si trovava all’interno del veicolo insieme agli speleologi Franc Maleckar e Maurizio Tavagnutti.
L’episodio è stato reso noto dal sindacato Unirai, che rappresenta i giornalisti della Rai. Il sindacato ha condannato fermamente l’attacco, definendolo un atto intimidatorio e violento. Nonostante l’incidente, Unirai ha sottolineato che i giornalisti della Rai continueranno il loro lavoro per raccontare i crimini del passato e del presente.
Secondo quanto riportato, l’attacco è stato denunciato alle forze dell’ordine, che stanno indagando sull’accaduto. Al momento non sono state fornite ulteriori informazioni sulle possibili motivazioni dietro l’attacco o sugli autori.
Il sindacato Unirai ha espresso solidarietà alla troupe della Rai colpita dall’attacco in Slovenia. In una dichiarazione, il sindacato ha condannato fermamente l’atto intimidatorio e violento, sottolineando che non fermerà il lavoro dei giornalisti Rai nel raccontare i crimini del passato e del presente.
“Unirai condanna questi atti intimidatori e violenti che non fermeranno il lavoro dei giornalisti Rai per raccontare i crimini di ieri e di oggi”, ha dichiarato il sindacato. La troupe della Rai era in Slovenia per realizzare un servizio sugli eccidi delle foibe, un argomento storico di grande importanza e sensibilità.
Il sindacato ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza dei giornalisti durante lo svolgimento del loro lavoro e ha chiesto alle autorità competenti di fare luce sull’attacco e di assicurare che gli autori vengano identificati e puniti.
Le forze dell’ordine sono attualmente impegnate nelle indagini sull’attacco alla troupe della Rai in Slovenia. Non sono state fornite ulteriori informazioni sulle possibili motivazioni dietro l’attacco o sugli autori.
L’episodio ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei giornalisti durante lo svolgimento del loro lavoro, in particolare quando si occupano di argomenti sensibili come gli eccidi delle foibe. È fondamentale garantire la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti, affinché possano svolgere il loro ruolo di informatori senza timori o intimidazioni.
Le autorità competenti sono chiamate a fare luce sull’attacco e a prendere le misure necessarie per garantire la sicurezza dei giornalisti durante il loro lavoro sul campo. La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia e deve essere tutelata in ogni circostanza.
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