Volkswagen: Altroconsumo annuncia ricorso in Cassazione per class action dieselgate - avvisatore.it
La Corte d’Appello di Venezia ha recentemente emesso una sentenza che conferma la violazione dei regolamenti europei da parte di Volkswagen (VW) attraverso l’installazione di software per manipolare le emissioni dei motori diesel. Questa pratica commerciale scorretta ha danneggiato i consumatori e costituisce una vera e propria frode. La sentenza ha anche riconosciuto la validità delle oltre 63mila adesioni raccolte da Altroconsumo, l’associazione dei consumatori che ha promosso l’azione legale.
La sentenza conferma inoltre l’obbligo per Volkswagen di risarcire gli aderenti. Tuttavia, l’ammontare del risarcimento è stato drasticamente ridotto rispetto alla decisione del Tribunale di primo grado. Inizialmente, il Tribunale aveva stabilito un risarcimento di 3.300 euro per il danno patrimoniale e morale di ogni aderente. Tuttavia, la Corte d’Appello ha ridotto questa cifra a 300 euro per il danno morale.
La decisione del Tribunale di primo grado nel 2021 aveva riconosciuto la sussistenza del danno patrimoniale subito dai consumatori. Questo perché i consumatori avevano acquistato i veicoli Volkswagen ritenendoli regolarmente omologati come Euro 5 e “green”, come dichiarato in malafede dall’azienda. Questo inganno ha impedito ai consumatori di valutare in modo consapevole le condizioni economiche del loro acquisto e di pagare un prezzo superiore al valore effettivo del veicolo. Di conseguenza, hanno subito una perdita patrimoniale per la quale hanno diritto a un risarcimento.
Altroconsumo ha accolto con rispetto ma senza condivisione la decisione della Corte d’Appello. L’associazione è convinta delle ragioni che hanno motivato la loro azione legale sin dal 2016 e che erano state già riconosciute dal Tribunale di primo grado. Pertanto, Altroconsumo intende ricorrere in Cassazione per chiedere un risarcimento pieno per i più di 63.000 automobilisti coinvolti nel caso.
Federico Cavallo, Responsabile delle relazioni esterne di Altroconsumo, ha dichiarato: “Dopo ben 7 anni e due gradi di giudizio, è senz’altro importante che la Corte abbia confermato l’inganno di Volkswagen sulle emissioni dei suoi motori diesel e l’obbligo di risarcire 300 euro per ogni aderente. Questo è già un risultato senza precedenti in Italia, ma lo consideriamo parziale e non sufficiente. Il nostro impegno in questa lunga e complessa vicenda continua nell’interesse dei consumatori che meritano giustizia e che, grazie alla nostra azione collettiva, hanno unito le forze per difendere i propri diritti”.
L’azione legale promossa da Altroconsumo rappresenta un importante passo avanti nella lotta per i diritti dei consumatori. Nonostante la riduzione dell’ammontare del risarcimento, la sentenza conferma la responsabilità di Volkswagen e il diritto dei consumatori a essere risarciti per il danno subito. La battaglia per ottenere un risarcimento pieno continua, nella speranza di garantire la giustizia a migliaia di consumatori che sono stati ingannati.
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