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Weekend di calore africano: picchi fino a 39 gradi in Sardegna e rischio tempeste al Nord

Settembre si presenta con un clima estremo in Italia: durante il prossimo weekend, l’anticiclone africano porterà temperature elevatissime, superando i 39 gradi in Sardegna e sfiorando i 37 gradi nel Centro-Nord del paese. Condizioni di afa e caldo intenso caratterizzeranno gli ultimi giorni estivi, riscaldando un autunno che si preannuncia decisamente diverso dall’ordinarietà. Tra rovesci e temporali, l’instabilità climatica si prepara a colpire in particolare le regioni settentrionali.

Temperature africane in arrivo

Sicilian e calabrian summer: il calore opprimente

L’agenzia meteorologica iLMeteo.it avverte che il weekend porterà temperature eccezionali, con picchi massimi previsti fino a 39 gradi in SARS. Ma non saranno solo le isole a subire l’ondata di calore: anche nel Centro, le città di ROMA e FIRENZE potrebbero vedere la colonnina di mercurio toccare i 35-37 gradi, mentre a MILANO le massime si attesteranno sui 34 gradi. La Pianura Padana, in particolare, soffrirà di una forte umidità, amplificata da un’afa insopportabile.

Mattia Gussoni, meteorologo che analizza le tendenze climatiche, sottolinea come questo weekend rappresenti una vera e propria “estate africana”, la quale ricorda più la fine di luglio che l’inizio di settembre. Le temperature elevate influenzeranno non solo il clima in generale, ma anche la vita quotidiana, con un forte impatto sull’attività all’aperto e sul turismo.

Mare e montagna: calore che non dà tregua

L’aria sopra le regioni italiane sarà caldissima, rendendo anche il mare e la montagna luoghi di grande caldo. Il mare, nelle zone costiere, manterrà temperature che invitano alla balneazione, mentre le aree montane, solitamente più fresche, subiranno un’inusitata ondata di calore. Si prevede che i turisti e gli amanti della natura, che spesso vengono nei Rifugi di montagna per sfuggire al caldo, si trovino in condizioni climatiche piuttosto simili a quelle delle pianure sottostanti.

Questo scenario estivo prolungato accende i riflettori sulle nuove realtà climatiche cui le regioni mediterranee stanno assistendo nella presente decade. L’aumento della temperatura e le condizioni atmosferiche anomale portano a riflessioni sugli impatti diretti sui diversi ecosistemi e sul benessere delle persone.

Instabilità meteorologica: rischi di tempeste al nord

Mini-cambiamenti in arrivo sul fronte meteo

La prima parte della prossima settimana promette un cambiamento notevole nel panorama meteorologico. Secondo gli esperti, l’anticiclone africano rimarrà stabilmente posizionato sopra l’Italia fino al 7-8 settembre. Tuttavia, il calore e l’umidità accumulati potrebbero dar vita a situazioni potenzialmente pericolose, in particolare al Nord. Si prevede che i modelli meteorologici fiutino formazione di forti temporali, in special modo nelle regioni del Nord-Ovest e in pianura.

La previsione di un temporaneo calo di pressione atmosferica potrebbe innescare correnti verticali forti, capaci di generare grandinate significative. Martedì 3 settembre, in particolare, il rischio di chicchi di grandine di grandi dimensioni potrebbe colpire alcune aree del Nord Italia, richiedendo massima attenzione da parte di residenti e autorità locali.

Il caldo subtropicale continua

I meteorologi alertano la popolazione con una pre-allerta riguardante possibili grandinate all’inizio della settimana. Nonostante il rischio di eventi estremi, il caldo subtropicale non sembra avere intenzione di abbandonare l’Italia. La combinazione di caldo intenso e tempeste caratterizza un autunno che è sempre più prolungato e turbolento, facendo da contraltare alla tradizionale stabilità delle stagioni passate.

Gussoni evidenzia il cambiamento climatico in atto negli ultimi decenni, notando come, 30-40 anni fa, le temperature estive tendevano a ridursi rapidamente dopo Ferragosto. Oggi, settembre può regalare temperature insolitamente alte, confermando una tendenza preoccupante verso il riscaldamento globale. L’analisi delle previsioni meteo offre uno sguardo sul futuro climatico delle regioni italiane, con il 2024 che appare all’orizzonte come un’annata senza eccezioni in termini di estate prolungata e temperature estreme, secondo le attuali proiezioni.

Redazione

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