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Yoko Ono: La verità nascosta dietro il suo successo

Yoko Ono: Music Of The Mind – La mostra che celebra la carriera rivoluzionaria di Yoko Ono

La Tate Modern di Londra ospita dal 15 febbraio la mostra Yoko Ono: Music Of The Mind, dedicata all’artista giapponese Yoko Ono. Questa esposizione, descritta come “la più grande mostra del Regno Unito che celebra i momenti chiave della carriera rivoluzionaria, influente e multidisciplinare di Yoko Ono, dalla metà degli anni ’50 ad oggi”, offre un’opportunità unica per esplorare il lavoro di questa figura iconica della cultura e dell’arte contemporanea.

La vita e l’arte di Yoko Ono

Yoko Ono è nata il 18 febbraio 1933 a Tokyo, in Giappone, ma dopo la Seconda Guerra Mondiale si è trasferita a Scarsdale, New York, con la sua famiglia. Durante gli anni del college, ha frequentato circoli artistici bohémien che le hanno aperto le porte delle gallerie d’arte e degli eventi culturali. Negli anni ’50 e ’60, è diventata una figura di spicco dell’associazione Fluxus, un movimento di artisti d’avanguardia, e ha realizzato diversi film sperimentali.

Tuttavia, è il suo incontro con John Lennon nel 1966 a Londra che ha segnato un punto di svolta nella sua vita e nella sua carriera. I due si sono sposati nel 1969 e sono diventati una delle coppie più famose e influenti del mondo dell’arte e della musica. Nonostante le controversie e le speculazioni sul loro matrimonio, Yoko Ono è stata una fonte di ispirazione per Lennon e ha contribuito a plasmare la sua attività artistica e il suo impegno politico. La tragica morte di Lennon nel 1980 ha segnato una svolta nella vita di Yoko Ono, ma il suo lavoro e la sua influenza continuano a essere riconosciuti e celebrati.

L’esposizione

La mostra Yoko Ono: Music Of The Mind presenta oltre 200 opere che coprono l’intera carriera di Yoko Ono, dagli esordi nei circoli artistici di New York e Tokyo fino alle opere più recenti. Tra le opere esposte, vi è il film vietato Film No. 4 (Bottoms) del 1966-7, che Ono ha realizzato come “petizione per la pace”. I visitatori avranno anche l’opportunità di partecipare al White Chess Set, un gioco di scacchi con pezzi bianchi su una scacchiera bianca, che invita i partecipanti a “giocare finché riescono a ricordare dove sono tutti i pezzi”. Quest’opera, realizzata per la prima volta nel 1966, rappresenta la posizione di Ono contro la guerra.

L’esposizione include anche opere che riflettono l’importanza del cielo nella vita e nell’arte di Yoko Ono. Ad esempio, l’opera didattica Painting to See the Skies del 1961 e l’installazione SKY TV del 1966, che trasmette in diretta un video del cielo sopra la Tate Modern. Inoltre, i visitatori potranno partecipare all’opera partecipativa Helmets (Pieces of Sky), che invita i partecipanti a prendere un pezzo di puzzle del cielo.

La mostra mette anche in evidenza l’impegno di Yoko Ono per il femminismo, attraverso opere come FLY 1970-1 e Freedom 1970, che rappresentano la lotta delle donne per la libertà e l’uguaglianza. La sezione dedicata alla musica di Yoko Ono include inni femministi come Sisters O Sisters (1972), Woman Power (1973) e Rising (1995), che incoraggiano le donne a costruire un nuovo mondo e a denunciare la violenza di genere.

Oltre alle opere esposte all’interno della Tate Modern, la mostra si estende anche all’edificio e al paesaggio circostante. Le vetrine della galleria che si affacciano sul Tamigi presenteranno l’opera PEACE is POWER, tradotta in diverse lingue, mentre l’opera interattiva Wish Tree accoglierà i visitatori all’ingresso della Tate Modern, invitandoli a contribuire con i propri auguri di pace.

La mostra Yoko Ono: Music Of The Mind rimarrà aperta fino al 1 settembre 2024, offrendo a tutti gli appassionati di arte e cultura l’opportunità di immergersi nel mondo creativo di questa straordinaria artista.

Redazione

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