“25 Aprile a Roma: Presidio Antifascista e Antisionista Organizzato dai Movimenti Palestinesi”

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"25 Aprile a Roma: Presidio Antifascista e Antisionista Organizzato dai Movimenti Palestinesi" - Occhioche.it

Introduzione:
La mattina del 25 aprile, Giorno della Liberazione in Italia, piazzale Ostiense a Roma ha visto l’arrivo dei primi partecipanti al presidio “antifascista e antisionista” organizzato dai movimenti palestinesi. ‘evento, caratterizzato da slogan, striscioni e bandiere, ha portato in piazza la questione palestinese e la richiesta di giustizia e libertà per il popolo palestinese.

Prima sezione:

“Uno Striscione che Urla ‘Fuori i Genocidi dalla Storia’”

“‘ebraismo Antisionista si Fa Sentire”

Il messaggio principale del presidio è stato chiaro e forte: “Fuori i genocidi dalla storia. Con la resistenza sempre”. Questo slogan, esposto su uno striscione, ha riassunto lo spirito dell’evento e il suo obiettivo principale: combattere contro ogni forma di oppressione e discriminazione. Un altro cartello, che recitava “Ebrea antisionista”, ha evidenziato la presenza di ebrei che non condividono le politiche dello stato di Israele e che sostengono la causa palestinese.

Seconda sezione:

“Bandiere della Palestina e Immagini di Guerra”

“La Protesta dei Movimenti Palestinesi e delle Organizzazioni Universitarie”

manifestanti, tra cui membri di collettivi e organizzazioni universitarie, hanno sventolato bandiere della Palestina e mostrato cartelli con immagini di morti, feriti e macerie a Gaza. Questi segni visivi hanno rappresentato la sofferenza e la lotta del popolo palestinese, scatenando una serie di slogan come “Mai più genocidio” e “Free free Palestine”.

Terza sezione:

“La Brigata Ebraica e il Cordone di Polizia”

“Una Deposizione di Fiori Divisa”

Mentre i partecipanti al presidio continuavano a protestare, la Brigata ebraica si preparava a deporre una corona di fiori a porta San Paolo. Tuttavia, un cordone di polizia è stato schierato per dividere i due gruppi, mantenendo l’ordine pubblico e prevenendo eventuali scontri. Questa divisione ha simboleggiato la complessità e la tensione che caratterizzano il conflitto israelo-palestinese, anche nel contesto di una celebrazione come il 25 aprile.