Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2023 by Redazione
Giovane bulgaro denunciato per truffa ai danni di associazioni di pronto intervento
Un giovane di 19 anni, di origini bulgare ma residente in Trentino da diversi anni, è stato denunciato per esercizio abusivo di professione, usurpazione di titoli ed onori e truffa. Le due associazioni coinvolte hanno scoperto di essere state truffate, non avendo ricevuto il pagamento per i servizi forniti. L’individuo è stato identificato e denunciato dalla Squadra Volanti della Questura di Trento, dopo essere stato scoperto durante i Mercatini di Natale in piazza Fiera.
Un falso infermiere che inganna le associazioni di pronto intervento
Il giovane si è presentato alle associazioni del Nord Italia che forniscono mezzi del 118, fingendo di essere un infermiere presente in piazza per garantire assistenza sanitaria durante l’affollamento dei Mercatini. Indossava una divisa con le patch di qualifica di infermiere e la scritta ‘112 Numero unico di emergenza’. Durante il suo primo “intervento”, ha cercato di soccorrere un venditore ambulante che sembrava soffrire di ipotermia a causa del freddo. In modo goffo, ha cercato di prendere i parametri vitali e ha chiesto l’intervento del personale sanitario. Mentre aspettava l’arrivo dell’ambulanza, ha compilato una scheda intervento con i dati e i parametri sanitari, consegnandola poi al personale dell’automedica di Trentino Emergenza. Fortunatamente, l’ambulante si è ripreso rapidamente e ha rifiutato le cure mediche.
Un truffatore seriale con una storia di millanterie
Il sedicente infermiere ha poi ingannato due equipaggi di ambulanze, dicendo loro di dirigersi verso un incidente segnalato tramite un’applicazione che possedeva. Tuttavia, l’incidente si è rivelato essere inesistente. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per episodi simili in cui ha inventato cariche e profili professionali, è stato portato in Questura e denunciato. Le associazioni coinvolte hanno scoperto di essere state truffate quando non hanno ricevuto il pagamento per i servizi forniti. Ora il giovane dovrà rispondere delle sue azioni davanti alla legge.