Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
Arrestati i presunti mandanti dell’aggressione al cantiere dell’alta velocità a Montebello Vicentino
Sono stati arrestati a Milano e Paderno Dugnano (Milano) i presunti ideatori e mandanti dell’aggressione avvenuta il 2 maggio scorso all’interno del cantiere dell’alta velocità a Montebello Vicentino (Vicenza). I Carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Vicenza nei confronti di due cittadini italiani di 64 e 48 anni.
Interessi finanziari e potere alla base dell’aggressione
Secondo quanto riportato dai Carabinieri di Vicenza, le cause dell’aggressione sarebbero riconducibili a interessi finanziari e al potere di condurre appalti nel mondo imprenditoriale. Il mandante dell’aggressione è un amministratore di fatto di una società sub-appaltante nel cantiere della Tav. La società era stata costretta a rifare dei lavori di posa in opera del ferro di armatura, contestati dalla ditta appaltante. Quest’ultima aveva rilevato delle difformità rispetto al progetto e si era rifiutata di consentire un pagamento maggiore di circa 350.000 euro.
Pianificata un’altra spedizione punitiva
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno inoltre rivelato che i presunti mandanti avevano già pianificato un’altra spedizione punitiva ai danni di un imprenditore edile lombardo, sempre con lo stesso movente. Gli arresti del 20 settembre scorso hanno sventato l’aggressione, che sarebbe avvenuta cinque giorni dopo.
Le indagini dei Carabinieri di Vicenza hanno permesso di individuare e arrestare i presunti mandanti dell’aggressione al cantiere dell’alta velocità a Montebello Vicentino. Le cause dell’aggressione sono legate a interessi finanziari nel mondo imprenditoriale. Gli arresti hanno impedito un’altra spedizione punitiva ai danni di un imprenditore edile lombardo.
