Adriano Panatta: Un Campione Contro le Baby Gang

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Adriano Panatta: Un Campione Contro le Baby Gang - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 12 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi

Adriano Panatta esprime la sua opinione sul contrasto al fenomeno delle baby gang e sulla maleducazione e violenza diffuse tra gli adolescenti. L’ex campione di tennis, leggendario insieme a Nicola Pietrangeli per il tennis italiano, si è pronunciato chiaramente durante un’intervista rilasciata a “Oggi Treviso” durante la presentazione di un corso di autodifesa femminile presso il Comune di Treviso. Panatta ha proposto soluzioni decise per affrontare il problema, suggerendo l’importanza di ripristinare pene corporali e l’obbligo del servizio civile per i bulli, come previsto nel decreto Caivano.

Un Approccio Drastico: Pene Corporali e Servizio Civile

Il campione propone l’applicazione di tre o quattro nerbate sul sedere come forma di punizione educativa per i giovani coinvolti in atti di maleducazione e violenza. Panatta sostiene che causare dei “dolorini” potrebbe scoraggiare i ragazzi dal compiere azioni sbagliate. Inoltre, è a favore dell’obbligo per i giovani bulli di svolgere attività umilianti, come spalare concime, per far loro comprendere la gravità dei propri comportamenti. L’ex tennista crede che lo sport possa svolgere un ruolo fondamentale nell’insegnare il rispetto per gli altri e le regole del gioco, trasmettendo importanti valori educativi.

Il Ruolo della Famiglia e della Scuola nell’Educazione

Panatta evidenzia l’importanza del coinvolgimento della famiglia e della scuola nella formazione dei giovani, sottolineando che spesso i genitori non sono presenti a causa degli impegni lavorativi. Questa mancanza di supervisione può contribuire alla formazione di comportamenti violenti e maleducati nei ragazzi. Il campione mette in luce il ruolo fondamentale della famiglia nel guidare e insegnare il rispetto e la legalità ai propri figli. Inoltre, sottolinea che il problema del disagio giovanile non riguarda solo una determinata zona geografica o classe sociale, ma è una questione nazionale che richiede un impegno collettivo.

La Società Contro il Disagio Giovanile

Panatta commenta i recenti episodi di violenza giovanile a Treviso, sottolineando che le baby gang sono composte da adolescenti molto giovani che necessitano di interventi educativi e di supporto. Il campione ritiene che questi giovani non siano delinquenti incalliti, ma piuttosto ragazzi che possono essere indirizzati verso un percorso corretto se adeguatamente supportati. Il primo cittadino di Treviso sottolinea l’importanza di affrontare il disagio giovanile come una questione comunitaria, trasversale a diversi contesti e provenienze. Si rende necessaria un’azione collettiva e educativa per contrastare efficacemente questo fenomeno diffuso a livello nazionale.