Aggressione a tifoso del Venezia da parte di sostenitori della Roma prima della partita del 29 settembre - Occhioche.it
Un episodio di violenza tra tifoserie si è registrato a Roma nella mattinata di domenica 29 settembre, in vista dell’attesissimo incontro di Serie A tra la Roma e il Venezia, previsto per le 15 allo stadio Olimpico. Il fatto ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza degli eventi sportivi e ha riportato l’attenzione sulla problematica delle aggressioni tra gruppi di sostenitori.
La scena si è svolta nei pressi della stazione Termini, dove i tifosi del Venezia erano arrivati per assistere alla partita. Poco dopo il loro arrivo, un giovane sostenitore lagunare, separatosi dal gruppo principale, si è trovato a far fronte a un’inaspettata aggressione da parte di un manipolo di circa quattro o cinque tifosi romanisti. Secondo le testimonianze, il ragazzo è stato accerchiato e colpito, subendo maltrattamenti fisici, con colpi inferti tramite cinghie. Questo episodio di violenza dimostra come le rivalità calcistiche possano sfociare in atti estremi, creando una situazione di pericolo per i tifosi che partecipano agli eventi sportivi.
L’assalto non è stato solo un momento spiacevole, ma ha gettato una lunga ombra sulla manifestazione sportiva, evidenziando l’esigenza di implementare misure di sicurezza più efficaci per tutelare i partecipanti. La vittima dell’aggressione, conquistata dalla tensione del momento, ha deciso di rifiutare le cure mediche offerte dagli operatori del 118 intervenuti per soccorrerla.
Appena avvenuta l’aggressione, la situazione è stata rapidamente monitorata dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato, che stava scortando il resto dei tifosi veneziani fuori dalla stazione. Grazie all’azione coordinata tra Digos, Polfer e le forze dell’ordine, è stato possibile identificare e fermare due dei responsabili della violenza. Le indagini preliminari portate avanti dalle autorità hanno già rivelato particolari importanti riguardo l’appartenenza di questi individui a un gruppo organizzato riconducibile alla Curva Sud.
Un giovane di 20 anni è stato denunciato a piede libero, mentre un altro di 23 anni è stato arrestato. La loro identificazione segna un passo importante nel contrasto alla violenza nel contesto calcistico, sottolineando l’impegno delle forze dell’ordine nel mantenere l’ordine pubblico durante manifestazioni sportive.
L’episodio accaduto a Roma è solo uno dei tanti che ora si registrano nel panorama calcistico italiano. Aggressioni simili tra tifoserie, purtroppo, non sono un fenomeno isolato e mettono in evidenza una cultura violenta che si riflette nel tifo. Le rivalità storiche tra le squadre, in questo caso tra la Roma e il Venezia, possono sfociare in comportamenti inaccettabili, danneggiando l’immagine dello sport e riducendo la fruibilità di eventi che dovrebbero essere momenti di aggregazione e gioia.
Da anni, le istituzioni tentano di arginare questo fenomeno, ma i risultati, al momento, risultano insoddisfacenti. L’auspicio per il futuro è che iniziative di sensibilizzazione e interventi mirati possano contribuire a ridurre queste manifestazioni violente e favorire un ambiente più sicuro negli stadi e attorno a essi.
Con il proseguire della stagione, è fondamentale monitorare che episodi di questo tipo non si ripetano, nel rispetto di tutti i tifosi che desiderano vivere il calcio in un clima di sportività e rispetto reciproco.
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