Antonello Venditti, il cantautore romano che ha emozionato intere generazioni con le sue canzoni, si è confessato in una lunga intervista al “Corriere della Sera”, a 40 anni dall’uscita dell’album “Cuore” e della canzone “Notte prima degli esami”. In questa intervista, Venditti ha parlato della sua vita, delle sue paure e delle sue fragilità, rivelando anche alcuni dettagli inediti sulla sua storia personale.

“Lucio Dalla, l’amico che mi salvò la vita”

Il cantautore ha raccontato di aver attraversato un momento molto difficile dopo la separazione dalla moglie Simona Izzo, avvenuta nel 1978. In quel periodo, Venditti ha pensato più volte di togliersi la vita, ma è stato salvato dall’intervento di un amico molto speciale: Lucio Dalla. “Lucio mi salvò la vita, al tempo della mia separazione – ha raccontato Venditti – Fu lui a capire che mi dovevo allontanare da Roma, e così per due anni vissi al castello di Carimate, in Brianza, dove venivano i più grandi artisti italiani a incidere i loro dischi. Con Fabrizio De André passavamo notti a parlare, ad approfondire le nostre vite. Fu allora che diventammo davvero amici. Ma poi loro il venerdì partivano; io restavo solo. Sull’orlo del baratro. Entravo in un posto e dovevo uscire. Tutto mi faceva paura.”

“Paura di me stesso e della mia fragilità”

Venditti ha anche parlato delle sue paure e delle sue fragilità, rivelando di aver avuto spesso paura di salire sul palco e di non essere amato dal pubblico. “Paura di me stesso. Della mia fragilità. E anche di salire sul palco. Paura di non essere amato – ha spiegato il cantautore – Più volte pensai di farla finita. Magari schiantandomi in macchina. Poi temevo di far del male agli altri. Avrei potuto centrare un albero. Ma guidavo troppo bene… Dopo due anni Luciò capì che per me era il momento di tornare a Roma: la città dove c’erano Simona e mio figlio. Un’angoscia tremenda. Mi trovò casa, a Trastevere. E mi convinse a riprendere i concerti.”

“Mia madre mi bullizzava”

Il cantautore ha anche parlato dei suoi genitori, rivelando di essere stato vittima di bullismo da parte di sua madre. “Mia madre mi bullizzava – ha rivelato Venditti – Mi diceva che ero sciocco e che ero grasso come un maiale; e la seconda cosa era vera. Ora lo chiamano body shaming. Ho letto la storia di Tiziano Ferro e mi è parso che avesse copiato la mia vita.” Da suo padre, invece, Venditti ha ereditato la vitalità, l’arguzia e lo spirito ribelle. “Da mio padre ho preso la vitalità, l’arguzia, lo spirito ribelle. E un poco anche il dono di prevedere il futuro. Mi accorgo di cose di cui altri non si accorgono,” ha affermato il cantautore.

“Giorgia Meloni, una speranza per il futuro”

Infine, Venditti ha parlato anche dello scenario politico attuale, esprimendo la sua opinione sulla destra e sulla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Giorgia Meloni è una persona che fa. Si muove. Appartiene, come Elly Schlein, a una nuova generazione che fa ben sperare,” ha dichiarato il cantautore.

Antonello Venditti: la mia generazione e la droga – La confessione shock del cantautore

Antonello Venditti, il cantautore romano che ha emozionato intere generazioni con le sue canzoni, si è confessato in una lunga intervista al “Corriere della Sera”, a 40 anni dall’uscita dell’album “Cuore” e della canzone “Notte prima degli esami”. In questa intervista, Venditti ha parlato della sua generazione e del rapporto con la droga, rivelando alcuni dettagli inediti sulla sua storia personale.

“Un’intera generazione a rischio per l’eroina”

Il cantautore ha ricordato come, negli anni Settanta, l’eroina abbia messo a rischio un’intera generazione di giovani. “A un certo punto…”