Bridgerton 3: Un'attesa di due anni per un amore da conquistare - Occhioche.it
Contesto: La serie televisiva Bridgerton, basata sui romanzi di Julia Quinn e prodotta da Shonda Rhimes, è tornata con la sua terza stagione dopo un’attesa di due anni. La serie mantiene la sua struttura e le sue premesse, continuando a parlare a un’ampia gamma di sensibilità attraverso un racconto storico.
Netflix, la piattaforma di streaming che ospita Bridgerton, ha deciso di adottare una formula di rilascio innovativa per la terza stagione della serie. Invece di rilasciare tutti gli episodi in una volta sola, come fatto per le prime due stagioni, Netflix ha diviso la terza stagione in due blocchi. Questa decisione è stata presa per far parlare dei propri titoli anche nei giorni successivi al rilascio, evitando che tutto si esaurisca in pochi giorni.
Tuttavia, questa suddivisione in blocchi ha anche un suo svantaggio. Vedere solo quattro episodi e dover poi aspettare un mese ulteriore per vedere il resto della stagione può diluire l’emozione dell’attesa, che svanisce se non viene alimentata. Inoltre, fare una recensione di Bridgerton 3 senza fare spoiler diventa un’operazione superficiale di inventiva, dato che i nuovi episodi si concentrano sull’amore tra Penelope e Colin, andando a prendere il quarto romanzo, “Un Uomo da Conquistare – Romancing Mister Bridgerton”, e lasciando da parte il terzo, “La proposta di un gentiluomo”.
Anche in questa terza stagione, Bridgerton brilla per le sue location, i costumi e le scene di ballo, tutti elementi che servono a caratterizzare il periodo in cui la serie è ambientata. Questi elementi rendono anche facile promuovere e comunicare la serie attraverso i social media come Instagram e TikTok, dato che la musica può essere riutilizzata dagli influencer e ci sono sfondi e eventi adatti al mondo del web.
Nonostante sia ambientata in un’epoca passata, Bridgerton è una serie perfettamente moderna. La sua narrazione è semplice e capace di parlare a un pubblico che non deve ragionare, ma solo lasciarsi emozionare. Inoltre, i romanzi rosa e le commedie romantiche sono sempre stati costruiti su scene iconiche e elementi facilmente riproducibili, e Bridgerton fa lo stesso.
In questa terza stagione, vediamo Colin, da simpatico vicino di casa, diventare un aitante stallone deciso a nascondere la sua sensibilità. Penelope, invece, rischia di distruggere la sua sagace penna sotto i colpi delle emozioni. Il fatto che noi sappiamo da tempo che lei è Lady Whistledown rende i suoi commenti decisamente più deboli. Gli altri personaggi continuano a vivere la vita che spetta loro, con gli uomini a bighellonare e a gestire le tenute, e le donne a passare da un ricevimento all’altro, cercando di accontentare la regina.
Infine, vale la pena menzionare la miniserie sulla giovane Regina Carlotta, scritta da Shonda Rhimes e slegata dai romanzi di Julia Quinn. Questa miniserie distanzia nettamente tutta Bridgerton, dimostrando ancora una volta il talento di Shonda Rhimes nella creazione di serie televisive di successo.
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