Dongo, nella pioggia e tra le contestazioni, la commemorazione dei gerarchi fascisti

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Dongo, nella pioggia e tra le contestazioni, la commemorazione dei gerarchi fascisti - Occhioche.it

Introduzione:
Ogni anno, il 28 aprile, la tranquilla cittadina di Dongo, in provincia di Como, diventa teatro di un evento controverso e divisivo. Nonostante la pioggia battente e le proteste dei contestatori, anche quest’anno si è tenuta la breve commemorazione dei sedici gerarchi fascisti fucilati sul lungolago nel 1945. Una cerimonia che, nonostante le polemiche, continua a riunire un gruppo di nostalgici neofascisti, pronti a rendere omaggio ai gerarchi uccisi.

Prima sezione:

nostalgici neofascisti e la commemorazione dei gerarchi

Una rosa per ogni gerarca ucciso e il saluto romano

Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, circa settanta nostalgici neofascisti si sono riuniti sul lungolago di Dongo per commemorare i sedici gerarchi fascisti fucilati il 28 aprile del 1945. Indossando giubbotti neri, i partecipanti hanno depositato davanti alla ringhiera del lungolago una rosa per ogni gerarca ucciso, per poi concludere la cerimonia con il saluto romano. Una commemorazione breve, ma carica di significato per chi continua a nutrire nostalgia per il passato fascista dell’Italia.

Seconda sezione:

Le contestazioni nella piazza del municipio

Bandiere, canti e cori contro la commemorazione

A poche decine di metri di distanza, nella piazza del municipio, circa duecento persone tra esponenti di Anpi, Pd, Movimento5stelle e altre associazioni, hanno contestato la commemorazione dei gerarchi fascisti. Bandiere, canti, cori e fischietti hanno accompagnato la protesta, che si è svolta senza incidenti. Una manifestazione di dissenso che, ogni anno, si ripete con la stessa intensità, a testimonianza del forte contrasto tra chi vuole ricordare il passato fascista e chi, invece, lo vuole condannare.

Terza sezione:

La presenza massiccia delle forze dell’ordine

Blocco del traffico e controlli durante la commemorazione

Per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico durante la breve commemorazione, le forze dell’ordine hanno adottato misure straordinarie. Il traffico sulla statale è stato bloccato per i pochi minuti della cerimonia e le forze dell’ordine hanno vigilato su chi passava nelle vie del paese, per prevenire eventuali incidenti o scontri tra i partecipanti alla commemorazione e i contestatori. Una presenza massiccia, quella delle forze dell’ordine, che sottolinea la delicatezza dell’evento e la necessità di garantire la sicurezza di tutti i cittadini.