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Fascismo e Antifascismo, il dibattito si accende in tv: scintille tra Serena Bortone e Massimo Magliaro

Introduzione:
La trasmissione televisiva “Chesarà…” di Serena Bortone ha visto un acceso dibattito sul tema del fascismo e dell’antifascismo. Durante la puntata del 28 aprile, gli animi si sono scaldati tra la conduttrice e l’ospite Massimo Magliaro, presidente della Fondazione Almirante ed ex braccio destro dello storico leader del Msi, nonché ex vicedirettore del Tg1. Il confronto, arrivato a una settimana esatta dal “caso Scurati“, si è incentrato sulla Festa della Liberazione e sul tema della censura.

Prima parte: Lo scontro tra Serena Bortone e Massimo Magliaro

La discussione si è accesa fin da subito, quando Serena Bortone ha chiesto a Massimo Magliaro cosa pensasse dell’affermazione della scrittrice Luciana Castellina che ha definito Giorgia Meloni “una fascista intelligente”. La risposta dell’ospite, secondo cui essere fascisti non è un reato, ha provocato una reazione della conduttrice, che ha ribadito come il fascismo sia stato una pagina buia della storia italiana.

Magliaro, dal canto suo, ha sottolineato come siano passati 80 anni e come sia necessario modernizzarsi. Ha quindi definito il fascismo come un movimento che rispetta lo Stato, la Nazione, che si oppone al mondialismo e che si batte per l’identità culturale del Paese.

Seconda parte: Il fascismo, una pagina buia della storia italiana

Serena Bortone non ha arretrato di un passo, ribadendo come il fascismo sia stato una dittatura e come tale vada giudicata. Magliaro, provocatoriamente, ha invitato a illuminare lo studio per parlare con le luci in faccia, sottolineando come siano passati 80 anni e come sia necessaria una maggiore pazienza.

La conduttrice, tuttavia, ha ribadito la necessità di un giudizio critico su quella stagione storica, sottolineando come il fascismo sia stata una pagina buia della storia italiana.

Terza parte: Il caso Scurati e la libertà di espressione

La puntata di “Chesarà…” ha anche affrontato il caso Scurati, scoppiato in Rai sulla sua partecipazione alla trasmissione. Lo scrittore, infatti, era stato chiamato per parlare del 25 aprile, ma il suo intervento era stato annullato.

Scurati, durante la puntata di “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, ha raccontato di aver saputo dell’annullamento del suo intervento mentre si stava facendo la barba. Lo scrittore ha espresso il suo disappunto per essere stato trascinato in una polemica così volgare e così bassa, sottolineando come non si possa attaccare con frasi denigratorie un cittadino che esprime il suo punto di vista.

La discussione si è quindi incentrata sulla libertà di espressione e sulla necessità di poter criticare il governo senza paura di ritorsioni. Scurati ha concluso il suo intervento sottolineando come la democrazia sia sempre lotta per la democrazia e come sia necessario curarla ogni giorno, come la vite, per poter godere del magnifico vino della democrazia.

Francesca Monti

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