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Franco Di Mare, la vita intensa e il coraggio di un giornalista contro il male incurabile

Introduzione:
Domenica 28 aprile, Franco Di Mare, ex direttore di Rai3 ed ex inviato di guerra, ha rivelato al pubblico di essere affetto da un tumore incurabile, il mesotelioma, probabilmente contratto durante i suoi anni nei Balcani. Nonostante la dura prova, Di Mare mantiene una visione positiva e celebra la bellezza della vita, circondandosi di amici e ricordi felici. In questo articolo, esploreremo la sua esperienza, la sua carriera e il suo rapporto speciale con la figlia adottiva, Stella.

1. Il mesotelioma e la scoperta del male

Sottotitolo: Tra proiettili e amianto, un pericolo invisibile

Durante la sua carriera come inviato di guerra, Franco Di Mare ha trascorso molto tempo nei Balcani, teatro di conflitti e distruzione. Proprio in queste aree, il giornalista è stato esposto a proiettili all’uranio impoverito e a infinite particelle di amianto rilasciate dalle esplosioni. Una di queste particelle, seimila volte più leggera di un capello, potrebbe essere stata inalata da Di Mare durante una delle sue missioni, causando lo sviluppo del mesotelioma, un tumore particolarmente aggressivo con un periodo di incubazione che può durare fino a 30 anni.

Nonostante la consapevolezza della gravità della malattia, Di Mare mantiene un atteggiamento positivo e non vuole lasciarsi sopraffare dalla paura della morte. In un’intervista a “Che tempo che fa”, ha dichiarato: “Ho avuto una vita bellissima e le memorie che io ho sono memorie piene di vita. Non voglio fossilizzarmi intorno all’idea della morte, ma che ci sia una vita tutti i giorni. Quello che mi dispiace è scoprirlo solo adesso“.

2. ‘amore per la vita e l’importanza degli affetti

Sottotitolo: Brindare con gli amici e guardare avanti

Nonostante la malattia, Franco Di Mare continua a godersi la vita e a circondarsi di affetti e amicizie. Durante l’intervista a “Che tempo che fa”, ha dichiarato che avrebbe brindato con gli amici quella sera stessa, celebrando la bellezza della vita e i momenti felici. Questa sua visione positiva e la voglia di continuare a lottare sono un esempio per tutti coloro che si trovano ad affrontare sfide difficili e situazioni avverse.

3. Stella, la figlia adottiva che ha salvato la vita al giornalista

Sottotitolo: Un’adozione che ha cambiato il destino di entrambi

Durante una delle sue missioni nei Balcani, Franco Di Mare si è imbattuto in una bambina di 10 mesi che ha poi deciso di adottare. Questa piccola, chiamata Stella, è stata salvata da un orfanotrofio di Sarajevo e portata in Italia dal giornalista, che all’epoca aveva 35 anni. Di Mare l’ha cresciuta insieme alla moglie Alessandra, da cui si è poi separato.

In un’intervista a “Famiglia Cristiana”, Di Mare ha dichiarato: “Non è il giornalista che salva la bambina da un destino oscuro. Ma è la bambina che salva la vita al giornalista“. Questa affermazione sottolinea l’importanza dell’amore e del sostegno familiare, che può fare la differenza in momenti difficili e aiutare a superare le avversità.

Il libro di Franco Di Mare, “Non chiedere perché“, ispirato alla sua esperienza di genitore adottivo, ha dato vita alla miniserie “‘angelo di Sarajevo“, con protagonista Beppe Fiorello. ‘attore siciliano, autore del soggetto e cosceneggiatore, ha dichiarato di essere rimasto colpito dalla storia di Di Mare e di aver sentito il bisogno di raccontarla al grande pubblico.

Attraverso la sua storia di coraggio, resilienza e amore per la vita, Franco Di Mare ci insegna che anche nelle situazioni più difficili è possibile trovare la forza per andare avanti e apprezzare ogni giorno con gratitudine. La sua esperienza come inviato di guerra, la malattia e l’adozione di Stella sono elementi che contribuiscono a rendere la sua vita un esempio per tutti noi, dimostrando che anche nei momenti più bui è possibile trovare la luce e la speranza.

Giordana Bellante

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