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Generazione Taranta: il Concertone di Melpignano in diretta su Rai Radio 2 e Rai3

La 27° edizione de “La Notte della Taranta“, evento attesissimo nella scena della musica popolare italiana, si svolgerà il 24 agosto a Melpignano, nel cuore del Salento. Questo concerto celebra la tradizione della pizzica, fondendo ritmi moderni con sonorità classiche, e sarà trasmesso in diretta a partire dalle 21.20 su Rai3 e Rai Radio2, sotto la conduzione di Ema Stokholma. Scopriamo i dettagli di questo evento che promuove la cultura musicale della Puglia.

Il tema di quest’anno: generazione taranta

Un omaggio alla tradizione e al contemporaneo

Il tema “Generazione Taranta” propone una riflessione sull’evoluzione della musica popolare, sposando il folklore pugliese con influenze più moderne. La scelta di un titolo così evocativo rimanda non solo alle radici della pizzica, ma anche alla sua capacità di adattarsi e comunicare con le nuove generazioni. I giovani artisti che parteciperanno al Concertone porteranno il loro personale tocco, creando un ponte tra tradizione e innovazione. Questo mix di esperienze musicali rappresenta un viaggio sonoro che si propone di coinvolgere il pubblico presente e chi ascolterà in radio.

Il maestro concertatore e il suo impatto

Il maestro concertatore di quest’anno, Shablo, è un artista noto nel panorama musicale contemporaneo, capace di unire diversi generi. Con la sua direzione, il Concertone anticipa una scaletta di trenta brani che spaziano da influenze pop, urban e trap, incorporando citazioni da grandi nomi come Ennio Morricone e Astor Piazzolla. Questa scelta arricchisce l’esperienza musicale, rendendo il concerto non solo un evento di intrattenimento, ma anche un’importante occasione per la valorizzazione della cultura musicale italiana.

Gli artisti in scena

Un line-up di giovani talenti

La line-up del Concertone prevede una serie di artisti emergenti e affermati, come Angelina Mango, Gaia, Geolier e Ste. Questi interpreti porteranno sul palco del piazzale dell’ex Convento degli Agostiniani opere d’arte che riflettono le diverse sfumature della musica moderna, facendo rivivere la tradizione della pizzica attraverso le loro voci e stili unici. La presenza di questi giovani talenti mette in evidenza il desiderio di rinnovamento che caratterizza la manifestazione, rendendo omaggio a una storia musicale ricca e variegata.

Riso e coinvolgimento del pubblico

Angelina Mango, una delle artiste di punta, ha dichiarato che si aspetta un’atmosfera di grande coinvolgimento: «So già che sarà un rito collettivo». La sua partecipazione non si limiterà solo all’esecuzione di “La noia“, ma include anche “Su Picculina“, un pezzo che invita a riflettere sull’identità musicale italiana. Questo spirito di comunità e condivisione rappresenta l’essenza de “La Notte della Taranta“, dove il pubblico diventa parte integrante della celebrazione.

Un tributo agli artisti del passato

Rievocazione di tradizioni storiche

Tra i brani previsti nella scaletta, uno dei momenti più significativi sarà dedicato alla canzone “Lule Lule“, in lingua arbereshe. Questo pezzo non solo celebra le tradizioni musicali del passato, ma rende omaggio anche a Giovanna Marini, figura fondamentale nella ricerca e valorizzazione della musica popolare italiana. La scelta di includere brani storici accanto a composizioni contemporanee rappresenta un gesto di riconoscimento verso coloro che hanno contribuito a preservare e diffondere il patrimonio culturale italiano.

L’importanza della tradizione nella modernità

Questo tributo non è solo un modo per onorare il passato, ma anche una dichiarazione sull’importanza di mantenere vive le tradizioni in un contesto che spesso tende a dimenticare le radici culturali. L’iniziativa de “La Notte della Taranta” si pone, quindi, come un esempio di come la musica possa fungere da ponte tra generazioni diverse, continuando a evolversi pur rimanendo fedele alle sue origini.

Il Concertone di Melpignano, con la sua attitudine di inclusività e innovazione, promette di essere un evento che non solo celebra la musica, ma anche l’identità culturale del nostro paese.

Redazione

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