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Il cult italiano “Dellamorte Dellamore” torna al cinema in versione restaurata per il suo 30° anniversario

“Dellamorte Dellamore”, considerato da Martin Scorsese una delle migliori opere italiane del suo tempo, fa il suo ritorno in sala dal 14 ottobre 2023, in una versione restaurata per celebrare il trentesimo anniversario dalla sua uscita. Questa pellicola iconica, un adattamento del romanzo di Tiziano Sclavi, ha conquistato il suo pubblico dimostrandosi un cult del genere horror. Il film, diretto da Michele Soavi e interpretato da Rupert Everett nei panni di Dylan Dog e Anna Falchi, sarà distribuito da CG Entertainment in collaborazione con Cat People e R&C Produzioni, offrendo così una nuova opportunità per scoprire o riscoprire questa pietra miliare del cinema di genere italiano.

Il valore artistico di Dellamorte Dellamore

Un’opera unica tra generi diversi

A distanza di trent’anni dalla prima proiezione, “Dellamorte Dellamore” continua a essere un punto di riferimento per gli appassionati del cinema di genere. L’opera è acclamata per la sua capacità di mescolare generi differenti: horror, commedia nera e romanticismo gotico. Questo mix perfettamente equilibrato ha permesso alla pellicola di ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama cinematografico italiano.

La regia di Michele Soavi è stata determinante nel conferire al film un’atmosfera inconfondibile, capace di oscillare tra momenti di tensione e situazioni surreali. La sceneggiatura di Gianni Romoli ha saputo creare un racconto che è al contempo inquietante e affascinante, instaurando una relazione viscerale tra il pubblico e i personaggi. Quest’opera si distingue non solo per la narrazione efficace, ma anche per il modo in cui riesce a rappresentare una metafisica dell’amore e della morte, temi da sempre presenti nella letteratura e nel cinema.

Contributi fondamentali alla pellicola

Il film deve gran parte della sua fama alla colonna sonora evocativa di Manuel De Sica, i cui brani accompagnano lo spettatore in un viaggio nell’assurdo e nel macabro. La collaborazione con i migliori talenti del settore ha fatto la differenza: gli effetti speciali di Sergio Stivaletti, noto per il suo talento nel skull-effect e nel make-up, hanno creato creature memorabili come i “ritornanti”, i morti viventi che infestano il cimitero di Buffalora. Le scenografie progettate da Antonello Geleng, premiato con il David di Donatello e il premio Ciak D’Oro, hanno arricchito visivamente il film, rendendo ogni singola scena un’opera d’arte a sé stante.

Questi elementi, combinati con un cast di attori di talento, hanno contribuito a costruire un film che lascia un’impronta duratura nella storia del cinema italiano.

La trama di Dellamorte Dellamore

La vita di Francesco Dellamorte

Il protagonista, Francesco Dellamorte, interpretato da Rupert Everett, è il custode del cimitero di Buffalora. La sua esistenza tranquilla viene sconvolta quando scopre che i morti sepolti nel cimitero hanno la capacità di risorgere, tornando a camminare sulla terra con la sola fame di uccidere. Questo inquietante fenomeno costringe Francesco a un drammatico compito: annientare i morti viventi colpendo la loro testa. Per lui, questa strana routine si trasforma in ordinaria amministrazione, finché un giorno non incontra una bellissima vedova interpretata da Anna Falchi.

L’incontro con la vita e la morte

L’incontro tra Francesco e la misteriosa vedova segna l’inizio di un’oscillazione tra la vita e la morte. Questo incontro darà il via a una spirale di eventi che porteranno il protagonista a confrontarsi con la sua sanità mentale, mentre affronta non solo i morti viventi, ma anche i suoi demoni interiori. La narrazione evolve in un’analisi profonda del dolore, della solitudine e della follia, costruendo un’alchimia tra i personaggi e portando il pubblico a riflettere sulla natura dell’esistenza.

Le tematiche affrontate dal film, unite a una regia visionaria e a interpretazioni memorabili, rendono “Dellamorte Dellamore” un’opera senza tempo, ancora capace di affascinare le nuove generazioni di cinefili. Il ritorno al cinema in versione restaurata offre un’importante opportunità per rivivere o scoprire un’espressione di arte cinematografica che ha saputo influenzare profondamente il genere horror e non solo.

Redazione

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