Niko Cutugno, figlio di Toto Cutugno, racconta il rapporto con il padre e la scoperta della sua fama

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Niko Cutugno, figlio di Toto Cutugno, racconta il rapporto con il padre e la scoperta della sua fama - Occhioche.it

Introduzione:
Nella puntata di “Domenica In” del 5 maggio, Mara Venier ha dedicato uno spazio al ricordo di Toto Cutugno, il popolare cantante scomparso lo scorso agosto all’età di 80 anni. In studio, insieme agli ospiti, c’era anche Niko Cutugno, il figlio 34enne nato da una relazione extraconiugale del cantante. Niko ha parlato del legame con il padre e della scoperta della sua fama, avvenuta quando aveva otto anni.

Il rapporto tra Niko e Toto Cutugno

Niko ha raccontato che per diversi anni non ha saputo che suo padre fosse un cantante famoso: “Per me era semplicemente il mio papà, lo vedevo spesso, ma non avevo idea di chi fosse, che avesse una vita pubblica, che tutti lo conoscessero.” La scoperta della sua identità è avvenuta quando aveva otto anni: “‘è questo episodio che io ricordo sempre con il sorriso, ero in macchina con lui e in radio c’era una sua canzone. Lui guidava, io ero a fianco, e c’era qualcosa che non mi tornava perché il timbro della voce era comunque molto riconoscibile.” Toto Cutugno aveva detto a Niko che faceva l’ingegnere, un modo per tutelare la privacy del figlio e proteggere anche la sua.

Niko ha spiegato che la madre aveva deciso di nascondergli l’identità del padre all’inizio: “‘ho sempre vista come una forma di tutela. Questa relazione, il fatto che io sia nato, è comunque una cosa che è nata dall’amore. Quindi non c’è niente di sbagliato.” Del rapporto con Toto Cutugno, Niko ricorda: “È stato un papà presente, ho sempre sentito molto amore da parte sua, ma anche estremamente giovanile, era molto alla mano anche con i miei amici dovunque andassimo.”

La scoperta della fama del padre e la passione per la musica

Niko ha scoperto che suo padre era un cantante famoso quando aveva otto anni: “‘ho scoperto perché a un certo punto è uscito questo articolo sui giornali e quindi me l’hanno dovuto dire. In particolare è stato il mio bisnonno a dirmelo. Venne da me e mi disse: ‘Nico, tuo padre è Toto Cutugno‘, mi ha spiegato che era un cantante.”

Niko ha ereditato dal padre la passione per la musica, attraverso la quale è riuscito a comunicare con lui: “Le canzoni che ho scritto sono state un modo per parlare con lui e fargli arrivare magari dei messaggi indirettamente. Siamo arrivati a un punto in cui effettivamente lui è riuscito a dirmi che quello che scrivevo gli piaceva molto, e quindi è stata una bella soddisfazione perché non mi ha regalato mai niente. Era molto perfezionista e non voleva che nessuno pensasse che a me faceva sconti o raccomandazioni.”

Il periodo della malattia e la morte di Toto Cutugno

Niko ha ricordato anche il periodo della malattia che ha accompagnato Toto Cutugno negli ultimi 16 anni della sua vita: “Questa fase del tumore, io avevo 18 anni, è stata vissuta a modo suo, forse non aveva accettato questa cosa, non si è preso del tempo per curarsi per stare tranquillo. Mi ricordo che faceva la chemio durante la settimana e il weekend andava a fare i concerti, addirittura anche quando perse i capelli, si era inventato questa cosa che era per partecipare a una fiction.”

Niko ha aggiunto: “Noi avevamo una differenza d’età importante, aveva 80 anni papà, io 34, il pensiero di perderlo ce l’ho sempre avuto. Il pensiero del dopo, è sempre stata una figura centrale e quindi ti direi che questo passaggio, messaggio, se vogliamo chiamarlo così, non è stato tanto verbale ma abbiamo condiviso letteralmente gli ultimi giorni della sua vita con grande tenerezza e affetto, spesso in silenzio, ed è stata proprio la presenza a curare un momento così drammatico.”