Presunti maltrattamenti e torture nel carcere minorile Beccaria: indagini in corso sulla rete di coperture e omissioni

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Presunti maltrattamenti e torture nel carcere minorile Beccaria: indagini in corso sulla rete di coperture e omissioni - Occhioche.it

Introduzione:

‘inchiesta della Procura di Milano su presunti maltrattamenti e torture nel carcere minorile Beccaria ha portato all’attenzione del pubblico una serie di accuse gravissime nei confronti di agenti della Polizia penitenziaria e di altri membri del personale dell’istituto. Le indagini, condotte dalla Squadra mobile e dalla Polizia penitenziaria, si concentrano ora non solo su diversi episodi di presunte violenze, ma anche sulle sospette coperture ed omissioni dei vertici del Beccaria, tra cui l’ex direttrice facente funzione Maria Vittoria Menenti, e di personale sanitario ed educatori.

Intercettazioni e testimonianze: le accuse nei confronti degli agenti

Le accuse contro gli agenti della Polizia penitenziaria indagati nell’inchiesta della Procura di Milano emergono da intercettazioni e testimonianze, tra cui quella di un’educatrice che avrebbe riferito di non aver assistito a maltrattamenti. Tuttavia, le indagini si concentrano su diversi episodi di presunti pestaggi ai danni di detenuti minorenni, avvenuti nel corso degli ultimi mesi. Tra questi, un caso risalente allo scorso marzo che ha portato all’apertura dell’inchiesta.

La rete di coperture e omissioni: i sospetti sui vertici del Beccaria e sul personale sanitario ed educativo

‘inchiesta non si limita alle accuse nei confronti degli agenti della Polizia penitenziaria, ma mira a fare luce sulle presunte coperture e omissioni da parte dei vertici del carcere minorile Beccaria e di altri membri del personale. Tra questi, l’ex direttrice facente funzione Maria Vittoria Menenti, nonché personale sanitario ed educatori che potrebbero aver coperto o non denunciato gli episodi di violenza.

Le indagini proseguono con la raccolta di altre testimonianze, anche da parte di ragazzi attualmente detenuti, e con l’analisi di telefoni e altri dispositivi sequestrati. Inoltre, gli investigatori hanno sequestrato cartelle cliniche, ora al vaglio, per verificare se vi siano state omissioni o falsificazioni nella documentazione medica.

Violenze nei pressi dell’infermeria: il racconto di un detenuto

Tra le accuse emerse dall’inchiesta, alcune violenze sarebbero avvenute nei pressi dell’infermeria dell’istituto. Un detenuto, a proposito di un pestaggio subito nel novembre 2023, ha raccontato di essere stato picchiato in faccia, sul naso, e di essere stato portato in infermeria. Lì, un ispettore avrebbe parlato con un infermiere in dialetto, il quale avrebbe dichiarato che il ragazzo non aveva nulla, negandogli cure mediche e fornendogli solo del ghiaccio.

Mentre proseguono gli interrogatori di altri agenti finiti in carcere, le indagini sull’inchiesta del carcere minorile Beccaria si concentrano sull’accertamento delle responsabilità individuali e sulla ricostruzione di un sistema di coperture e omissioni che potrebbe aver permesso il perpetrarsi di abusi e violenze ai danni di detenuti minorenni. ‘obiettivo è quello di fare piena luce su questa vicenda e di garantire che i responsabili siano assicurati alla giustizia.