Un gentiluomo costretto alla prigionia dorata: la miniserie Un gentiluomo a Mosca approda su Paramount Plus - Occhioche.it
La nuova miniserie Un gentiluomo a Mosca, disponibile in streaming su Paramount Plus dal 17 maggio, ci catapulta nella Russia post-rivoluzione del 1917, raccontandoci la storia di Alexander Rostov, un nobile di San Pietroburgo interpretato magistralmente da Ewan McGregor.
A seguito della disposizione del Partito comunista, che gli requisisce la casa e i beni, il conte Rostov si trova davanti a un tribunale bolscevico, scampando miracolosamente alla pena di morte. La sua condanna, tuttavia, è tutt’altro che lieve: sarà costretto a trascorrere il resto dei suoi giorni agli arresti domiciliari nell’Hotel Metropol di Mosca, simbolo dell’opulenza zarista.
Il conte, baffuto, colto, fiero e maestro di caccia decorato con l’Ordine di Sant’Andrea, si ritrova confinato nella suite 317, nel ristorante e nella hall dell’albergo. Nonostante la sua condizione, tuttavia, Rostov non si lascia andare all’apatia e alla noia. Nel corso degli anni, infatti, riesce a insegnare il francese e l’inglese all’ex colonnello Osip Glebnikov , a spiegare i princìpi della nobiltà alla giovane Nina Kulikova e ad innamorarsi dell’attrice Anna Urbanova .
La serie, diretta da Sam Miller e Sarah O’Gorman e creata da Ben Vanstone, anche showrunner e sceneggiatore con Nessah Muthy, è composta da 8 episodi che portano sugli schermi il romanzo storico dello scrittore statunitense Amor Towles, pubblicato in Italia da Neri Pozza.
Ma quanto c’è di vero nel libro e nel suo adattamento televisivo? Towles, che coltiva da sempre un amore profondo verso la storia e la cultura russa, nel suo terzo romanzo mescola fatti inventati con altri reali, creando una storia che, seppur ancorata a un preciso contesto storico, è in realtà profondamente universale.
Oltre allo sfondo della rivoluzione d’ottobre, con cui Lenin riuscì a porre le basi per la nascita dell’URSS, la parte più realistica del romanzo e della serie è rappresentata dalle location. ‘intera storia, infatti, si svolge all’interno dell’Hotel Metropol, uno dei luoghi simbolo di Mosca, situato a due passi dal Bolshoi e a mezzo chilometro dalla Piazza Rossa.
In realtà, tuttavia, a causa della guerra con l’Ucraina, la capitale russa e il Metropol sono stati ricostruiti in Inghilterra, sul set che si è diviso tra Bolton, Liverpool, Halifax e Leeds.
Quando il romanzo è diventato un bestseller tradotto in più di 30 lingue e capace di vendere oltre un milione di copie, i gestori dell’Hotel Metropol hanno cavalcato il successo inserendo nella loro offerta alcuni particolari dell’opera: ora gli ospiti dell’albergo possono assaporare i cocktail citati nel libro e mangiare al ristorante Bojarskij, lo spazio dallo stile Liberty e dai piatti prelibati che “venderà solo vino bianco o rosso, con tutte le bottiglie allo stesso prezzo”.
Prima di essere arrestato, Alexander Rostov amava passeggiare per i giardini di Alessandro, un altro luogo significativo di Mosca. È il parco lungo le mura del Cremlino intitolato allo zar Alessandro : un posto incantevole, caratterizzato dalle aiuole fiorite, le fontane, le statue e i monumenti che ricordano le imprese militari del passato.
A proposito di arresti domiciliari, invece, dall’occidentalizzazione in avanti il governo russo cerca di allentare il ricorso al carcere con questa misura cautelare che ha radici profonde nel Paese, dall’epoca degli zar fino all’era putiniana passando per il vecchio regime sovietico. Dopo aver detenuto per anni il primato, oggi la Russia divide con gli Stati Uniti il record del più alto tasso di carcerizzazione. Una storia universale, proprio come quella di Towles.
Un TIR trasformato in teatro mobile e centinaia di spettatori per l’iniziativa del Teatro dell’Opera…
Interventi strutturali e messa in sicurezza completati: la strada è di nuovo aperta Si sono…
Onorificenza speciale per l’impegno umanitario: l’attrice e attivista Claudia Conte ha ricevuto la cittadinanza onoraria…
Roma, 12 giugno 2025 – Il drammatico decesso di una donna ecuadoriana di 46 anni…
Roma, 12 giugno 2025 – Dal 6 al 16 giugno la Parrocchia di Sant’Ippolito Martire,…
La presentazione ufficiale della campagna sociale “Dove la Butto” ha acceso i riflettori sul Teatro…