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Un supereroistico black nei sobborghi: Supacell

La nuova ondata dei supereroi: contesto e evoluzione

Dai tempi in cui i superpoteri facevano notizia per conto loro, il mondo delle serie tv ha vissuto una rivoluzione senza precedenti. Se in passato i personaggi con abilità straordinarie erano pochi e distinti, oggi è difficile trovare un palinsesto senza almeno un supereroe in azione. Tuttavia, la novità non risiede più nei poteri, ma nel contesto in cui vengono utilizzati, nei personaggi che li interpretano e negli obiettivi che perseguono.

Supacell: un viaggio nei sobborghi di Londra

Supacell, la nuova serie di Netflix ideata da Rapman, si distingue per l’ambientazione insolita nel Sud di Londra. La trama ruota attorno a un gruppo di uomini e donne di origini diverse che acquisiscono abilità soprannaturali inaspettate. Il protagonista Michael, interpretato da Tosin Cole, si ritrova a viaggiare nel tempo e nello spazio, anticipando eventi sconvolgenti. La storia si sviluppa intorno alla formazione di un gruppo unito per fronteggiare una minaccia oscura guidata da Ray, interpretato da Eddie Marsan.

Supereroismo e realtà: l’identità di Supacell

Supacell si distingue come un racconto supereroistico di provincia, lontano dagli stereotipi di salvataggi globali e alieni minacciosi. Le storie si concentrano su personaggi comuni con problemi reali, dalle relazioni amorose ai conflitti familiari, con uno sguardo attento alle dinamiche sociali e razziali. Con un’affezione per i temi sociali e un’attenzione alla rappresentazione della comunità nera, Rapman trasforma un cliché narrativo in una riflessione precisa sulla diversità e sull’empowerment.

Conclusion

Supacell, pur presentando una struttura narrativa solida e personaggi ben definiti, non riesce a distinguersi per innovazione o impatto visivo. Tra le criticità della serie troviamo la regia e la recitazione standard, unitamente a una trama che fatica a decollare nei primi episodi. Pur rappresentando un tentativo di esplorare nuove prospettive nel panorama supereroistico, Supacell non riesce a emergere come un’opera memorabile o distintiva. Per gli appassionati del genere, potrebbe offrire comunque una prospettiva diversa e un approccio più realistico alle dinamiche supereroistiche.

Approfondimenti

    1. Rapman: Creatore della nuova serie “Supacell”, Rapman è una figura chiave nel mondo dell’intrattenimento. Rapper, regista e sceneggiatore, è noto per il suo stile unico che mescola la musica urbana con le tematiche sociali e politiche contemporanee. Ha guadagnato fama soprattutto per il suo film “Blue Story” e per la sua abilità nel raccontare storie che riflettono la realtà delle comunità urbane.

    2. Sud di Londra: L’ambientazione insolita di “Supacell”, situata nel Sud di Londra, aggiunge un elemento di novità alla narrazione supereroistica, rompendo con le tradizionali location delle grandi metropoli come New York o Gotham City. Questo contesto unico offre una prospettiva diversa e interessante per lo sviluppo dei personaggi e delle trame della serie.
    3. Michael (interpretato da Tosin Cole): Il protagonista della serie “Supacell”, interpretato da Tosin Cole, è un personaggio chiave con abilità soprannaturali che lo portano a viaggiare nel tempo e nello spazio. La sua evoluzione e il suo ruolo nel formare il gruppo per affrontare la minaccia oscura sono elementi fondamentali della trama.
    4. Ray (interpretato da Eddie Marsan): Ray è il villain principale della serie, interpretato da Eddie Marsan. Il suo ruolo cruciale nella storia come leader della minaccia oscura mette in moto gli eventi che coinvolgono il protagonista e il gruppo di supereroi emergenti.
    5. Dinamiche sociali e razziali: “Supacell” si distingue per la sua attenzione alle dinamiche sociali e razziali, offrendo una rappresentazione più realistica e inclusiva rispetto ai tradizionali racconti supereroistici. Attraverso la narrazione di storie di personaggi comuni con problemi reali, la serie esplora tematiche importanti legate alla diversità e all’empowerment.
    6. Innovazione e impatto visivo: Nonostante la solida struttura narrativa e i personaggi ben definiti, “Supacell” viene criticata per mancare di innovazione e impatto visivo. La serie, pur offrendo una prospettiva diversa sul genere supereroistico, non riesce a emergere come un’opera memorabile o distintiva a causa della regia, della recitazione standard e di una trama che fatica a decollare nei primi episodi.

Francesca Monti

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