Ultimo aggiornamento il 13 Agosto 2024 by Redazione
Un caso di stalking ha recentemente catturato l’attenzione delle forze dell’ordine nel quartiere di Roma Tor Bella Monaca. Un uomo di origini nigeriane, già noto alle autorità, è stato arrestato dai Carabinieri dopo una serie di comportamenti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata. La situazione è diventata insostenibile per la donna, che ha deciso di denunciare l’ex compagno, portando alla sua cattura e a una serie di provvedimenti restrittivi.
La denuncia della vittima: una relazione finita male
La vicenda ha inizio nei pressi di via Acquaroni, dove la donna ha raccontato ai Carabinieri di aver subito molestie dal suo ex partner, un 36enne nigeriano. Secondo quanto riportato, la coppia aveva concluso la propria relazione dopo quasi un anno di alti e bassi, caratterizzati da una costante insoddisfazione e pressioni psicologiche. La donna ha rivelato che l’ex compagno manifestava una morbosità gelosa, che ha influito negativamente sul loro rapporto, costringendola a prendere la decisione di separarsi.
Dopo la rottura, il comportamento dell’uomo è degenerato. Non accettando la fine della relazione, l’ex fidanzato ha iniziato a seguirla, presentandosi in luoghi da lei frequentati, e tentando persino di entrare nel suo appartamento per appropriarsi del cellulare, un gesto che rivela un tentativo di controllo e possesso. Parallelamente, continuava a contattarla in modo insistente, cercando di convincerla a tornare insieme. Queste azioni, che gravemente hanno compromesso la serenità della donna, hanno portato alla sua decisione di rivolgersi alle forze dell’ordine.
L’intervento dei Carabinieri e l’arresto
Di fronte alla gravità della situazione, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca sono intervenuti. Dopo aver raccolto le testimonianze e le evidenze presentate dalla vittima, hanno avviato le indagini che hanno confermato i sospetti di atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzato. I riscontri documentati hanno fornito agli inquirenti un quadro chiaro e dettagliato della condotta molesta portata avanti dall’uomo.
Successivamente, in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica di Roma, l’uomo è stato arrestato. L’operazione è stata condotta con serietà e attenzione, considerando l’impatto psicologico e fisico che lo stalking può avere su una vittima. L’arresto è avvenuto presso la residenza del soggetto, con un’azione coordinata per garantire la sicurezza della donna in ogni momento.
Misure cautelari e repressione del reato di stalking
Dopo l’arresto, l’indagato è stato accompagnato presso il carcere di Roma Regina Coeli, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e in attesa dell’udienza di convalida. Durante la fase processuale, il giudice ha ritenuto opportuno applicare una misura cautelare non solo per tutelare la vittima, ma anche per mantenere l’ordine pubblico e prevenire ulteriori atti di stalking. L’uomo è stato quindi sottoposto a un divieto di avvicinamento alla persona offesa, monitorato attraverso un braccialetto elettronico.
Questa vicenda sottolinea l’importanza di denunciare atti di violenza e stalking, evidenziando come le forze dell’ordine siano pronte ad intervenire per proteggere le vittime e garantire che giustizia venga fatta. La sensibilizzazione su tali tematiche è fondamentale per combattere la violenza di genere e promuovere una società più sicura e rispettosa.
