Houthi: il gruppo ribelle che controlla lo Yemen

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Houthi: il gruppo ribelle che controlla lo Yemen - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2024 by Redazione

Missione europea a Bruxelles per la protezione del traffico marittimo nel Mar Rosso

La situazione nel Mar Rosso continua ad essere tesa, con attacchi continui ai mercantili. Oggi, a Bruxelles, si è tenuta una riunione per definire la missione europea per la protezione del traffico marittimo nella regione. Questo “fronte” nel Mar Rosso è emerso dopo le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza nel 2007, che hanno portato al controllo di Hamas. Gli Houthi, un gruppo “nato e cresciuto per la guerra”, hanno utilizzato le loro basi nello Yemen per lanciare attacchi con missili e droni contro i mercantili. Inizialmente, i loro attacchi si sono concentrati sul porto israeliano di Eilat, ma successivamente hanno preso di mira i mercantili. Gli attacchi anglo-americani del 11 e 12 gennaio hanno causato almeno 75 morti, tra cui membri dei Pasdaran iraniani e degli Hezbollah libanesi.

Secondo il quotidiano Le Monde, nessuno aveva previsto questa minaccia. Gli Stati Uniti e altre potenze si trovano ora in prima linea in questa nuova conflagrazione regionale e stanno pagando il prezzo del loro mancato interesse per la situazione nello Yemen. Il movimento degli Houthi, noto anche come Ansar Allah, si è rafforzato nel corso degli anni in questo paese povero. Guidati da Abdulmalik al-Houthi, gli Houthi affermano di attaccare navi legate a Israele o dirette verso i porti israeliani. Non si lasceranno scoraggiare dalle operazioni anglo-americane. Tuttavia, gli osservatori ritengono che gli attacchi contro gli Houthi abbiano rafforzato la loro posizione nella regione, soprattutto dopo che hanno preso il controllo della capitale yemenita Sanàa nel 2014.

Gli Houthi si sono presentati come difensori dei palestinesi, sfruttando l’indignazione nella regione per l’offensiva militare israeliana a Gaza. Secondo un analista yemenita, gli Houthi sognano un attacco da parte degli Stati Uniti o di Israele, che li trasformerebbe in una vera forza di resistenza. Gli Stati Uniti hanno annunciato una nuova operazione chiamata Prosperity Guardian, mentre l’Iran ha mostrato un crescente interesse per il Mar Rosso come via di transito per le forniture destinate agli Hezbollah libanesi e ai palestinesi di Hamas e Jihad Islamica.

La storia dello Yemen risale al 2011, quando iniziarono le cosiddette Primavere Arabe e il presidente Ali Abdullah Saleh fu costretto a lasciare il potere nel 2012. Nel 2014, gli Houthi deposero il governo di Sana’a e costrinsero il presidente Abde Rabbo Mansour Hadi a fuggire in Arabia Saudita. Da allora è iniziata una lunga guerra civile tra gli Houthi e le forze governative sostenute dall’Arabia Saudita e da una coalizione di paesi arabi del Golfo Persico, con il sostegno militare degli Stati Uniti. Gli Houthi controllano ora le aree più popolose dello Yemen e hanno dimostrato una notevole resilienza.

Mentre gli Stati Uniti pianificano una campagna militare prolungata, l’Arabia Saudita auspica una de-escalation. Gli attacchi degli Houthi ai mercantili sono aumentati negli ultimi mesi, con più di 30 attacchi registrati da novembre. Gli Stati Uniti hanno escluso la possibilità di ritrovare vivi i due Navy Seal dispersi durante un blitz contro gli Houthi. Il gruppo degli Houthi prende il nome da Hussein al-Houthi, che promosse lo zayidismo, una branca dello sciismo. Gli Houthi sono diventati un’insorgenza che ha preso di mira avversari con missili e droni al di fuori dello Yemen. La loro lotta non si è mai fermata negli ultimi 20 anni. La pace sarà una grande sfida da affrontare mentre le tensioni nel Mar Rosso continuano a crescere.

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