Ultimo aggiornamento il 4 Luglio 2024 by Giordana Bellante
L’inchiesta condotta a Milano
L’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e dal pm Storari a Milano ha portato all’arresto del generale dei carabinieri Oreste Liporace, coinvolgendo anche Lorenzo Quinzi, capo del dipartimento per gli affari generali e la digitalizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
I sospetti su Quinzi: soggiorni e regali sospetti
Nell’ambito dell’indagine, emergono dettagli su Lorenzo Quinzi, che avrebbe effettuato due soggiorni in un residence a Sestriere, riconducibile all’imprenditore Ennio De Vellis, e ricevuto un pacco presumibilmente regalo da quest’ultimo nel giorno del suo compleanno.
Le accuse e le intercettazioni nell’ordinanza del giudice
L’ordinanza del gip Domenico Santoro sottolinea la presunta esistenza di un meccanismo attraverso il quale l’imprenditore Ennio De Vellis si sarebbe assicurato le commesse del ministero delle Infrastrutture, coinvolgendo anche Lorenzo Quinzi, che avrebbe parlato di tale meccanismo in intercettazioni.
Approfondimenti
- – Milano: importante città italiana, capitale della Lombardia, conosciuta per essere il principale centro finanziario e economico del Paese, nonché per la sua ricca storia culturale e artistica.
– Oreste Liporace: generale dei carabinieri coinvolto in un’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e dal pm Storari a Milano.
– Lorenzo Quinzi: capo del dipartimento per gli affari generali e la digitalizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, coinvolto nell’inchiesta a Milano per presunte irregolarità.
– Ennio De Vellis: imprenditore legato alle vicende dell’inchiesta a Milano, sospettato di favorire il ministero delle Infrastrutture per ottenere commesse.
– Domenico Santoro: giudice che ha emesso un’ordinanza sottolineando presunti meccanismi di corruzione connessi all’imprenditore Ennio De Vellis e a Lorenzo Quinzi.
L’articolo evidenzia un’indagine condotta a Milano che ha portato all’arresto del generale dei carabinieri Oreste Liporace e coinvolge Lorenzo Quinzi, il quale è sospettato di aver ricevuto favori dall’imprenditore Ennio De Vellis. Si parla di presunti meccanismi corruttivi utilizzati per garantirsi commesse con il ministero delle Infrastrutture. La vicenda mette in luce il coinvolgimento di figure di spicco in presunte attività illecite legate alla corruzione e alla gestione distorta di appalti pubblici.
