Aperta inchiesta sulla presunta revenge porn: coinvolto il figlio di La Russa

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Aperta inchiesta sulla presunta revenge porn: coinvolto il figlio di La Russa - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 21 Dicembre 2023 by Redazione

Aperto fascicolo per diffusione illecita di video sessualmente espliciti

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo modello 44, a carico di ignoti, con l’ipotesi di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso della persona protagonista. Questo avviene dopo che la difesa della giovane che ha denunciato Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, per violenza sessuale ha appreso dalla stampa dell’esistenza di almeno tre video di quanto avvenuto quella sera, tra il 18 e il 19 maggio scorso.

Denuncia senza nomi dei presunti divulgatori

Nella breve denuncia presentata, il legale della vittima fa riferimento a “notizie di stampa”, ma non menziona i nomi dei presunti divulgatori dei video. Sia La Russa Jr che l’amico deejay Tommaso Gilardoni, anche lui indagato, si sono sempre difesi sostenendo che la 22enne fosse consenziente e al corrente di essere filmata con il cellulare a casa La Russa, dove sarebbe avvenuto l’abuso.

La difesa dei due indagati

La difesa di La Russa Jr e Gilardoni ha sempre sostenuto che la giovane fosse consenziente e che fosse a conoscenza della registrazione con il cellulare. Secondo quanto dichiarato dai due indagati, la vittima era consapevole di essere filmata durante l’abuso sessuale avvenuto a casa La Russa. Entrambi hanno sempre negato qualsiasi forma di violenza sessuale e hanno sostenuto che la giovane era d’accordo con la registrazione dei video. La versione dei fatti dei due indagati è stata contestata dalla vittima, che ha denunciato l’abuso sessuale e ha portato alla luce l’esistenza dei video senza il suo consenso.

La Procura di Milano sta indagando sulla diffusione dei video e sulla responsabilità dei presunti divulgatori. Al momento, non sono stati resi noti i nomi delle persone coinvolte nella diffusione illecita dei video. La vicenda continua ad essere al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria, mentre la giovane vittima cerca giustizia per l’abuso subito.