Arrestati figli autista Luppino: complici Messina Denaro

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Arrestati figli autista Luppino: complici Messina Denaro - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Arrestati i fratelli Luppino, accusati di favoreggiamento al boss Matteo Messina Denaro

I fratelli Antonino e Vincenzo Luppino, figli dell’imprenditore Giovanni Luppino, sono stati arrestati oggi, 13 febbraio 2024, con l’accusa di essere fiancheggiatori del boss mafioso Matteo Messina Denaro. I due sono indagati per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena, con l’aggravante di aver agito per avvantaggiare l’associazione mafiosa Cosa Nostra.

Secondo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Alfredo Montalto, i fratelli Luppino avrebbero fornito assistenza prolungata e variegata al capomafia durante la sua latitanza. Il gip sostiene che i due fratelli “svolgevano l’affidabilissimo compito di ausilio al proprio padre”, Giovanni Salvatore Luppino, che è stato arrestato poco dopo la cattura di Messina Denaro.

I Luppino avrebbero aiutato il boss a muoversi e spostarsi sul territorio, svolgendo una funzione essenziale per l’intera associazione mafiosa. In particolare, avrebbero fornito una sorta di “staffetta” per far transitare il latitante in luoghi soggetti a controlli delle forze dell’ordine. Il mezzo commerciale di proprietà di Vincenzo Luppino sarebbe stato utilizzato per questo scopo.

Inoltre, i fratelli Luppino avrebbero contribuito al mantenimento della latitanza di Messina Denaro anche fornendo al boss le sim per il suo telefono cellulare. Sono emersi numerosi contatti tra le utenze telefoniche dei fratelli Luppino e quella del capomafia, sia durante il suo ricovero in clinica che durante le visite di controllo successive.

Secondo le indagini, a partire dal 2017, Messina Denaro avrebbe elargito numerosi regali alla famiglia Luppino, versando loro somme di denaro e facendo loro piccole regalie. I fratelli Luppino venivano indicati con il soprannome di “Mustusi”.

Gli arresti dei fratelli Luppino sono il risultato di un’attività investigativa finalizzata a ricostruire la rete di fiancheggiatori che ha sostenuto Messina Denaro durante la sua latitanza. Le indagini sono state condotte dal ROS dei Carabinieri, dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani e dal S.C.O. della Polizia di Stato, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia.

L’accusa di favoreggiamento al boss Matteo Messina Denaro è molto grave e potrebbe portare a pesanti conseguenze per i fratelli Luppino. Sarà ora compito della magistratura valutare le prove raccolte e decidere sul loro destino processuale.