Aumento preoccupante dei suicidi in carcere Latina: 17esimo caso nel 2024

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Aumento preoccupante dei suicidi in carcere Latina: 17esimo caso nel 2024 - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Nuovo suicidio in carcere: il 17esimo dall’inizio dell’anno

Un altro tragico suicidio si è verificato in un carcere italiano, portando il numero totale a 17 dall’inizio dell’anno. Un detenuto di 36 anni, di origine indiana e in attesa di primo giudizio per reati a sfondo sessuale, è stato trovato impiccato nel bagno della sua cella nel reparto precauzionale della Casa Circondariale di Latina poco dopo mezzanotte. Nonostante i soccorsi della Polizia penitenziaria, non è stato possibile salvarlo. Questo episodio si aggiunge alla lista delle tragedie che coinvolgono sia i detenuti che il personale penitenziario.

La strage nelle carceri italiane continua senza soluzioni concrete

Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione nelle carceri italiane. Ha dichiarato: “La strage evidentemente continua, mentre dalla politica maggioritaria e dal Governo non si intravedono soluzioni. Neppure il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, ha potuto indicare soluzioni concrete e immediate dopo aver ammesso le oggettive difficoltà del sistema. È evidente a tutti che continuando così si arriverà a un numero di morti di carcere impensabile per qualsiasi paese civile, e ciò è davvero inaccettabile”.

Emergenza nelle carceri italiane: misure straordinarie richieste

La situazione nelle carceri italiane è diventata insostenibile, con suicidi, omicidi, risse e traffici illeciti che si verificano regolarmente. Inoltre, la sovraffollamento è un problema grave, con 14.000 detenuti in più rispetto ai posti disponibili. La Polizia penitenziaria è anche gravemente sottostaffata, con una carenza di almeno 18.000 unità rispetto al fabbisogno reale. Gennarino De Fazio ha chiesto al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e al Governo Meloni di intervenire con misure straordinarie. Ha suggerito l’adozione di un decreto carceri per consentire assunzioni rapide e la riduzione della densità carceraria attraverso un approccio sanitario per i detenuti con problemi di salute mentale e percorsi alternativi per i tossicodipendenti. Ha anche sottolineato la necessità di riformare il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e il Corpo di polizia penitenziaria. De Fazio ha concluso affermando che l’inazione delle autorità costituisce una responsabilità morale per le tragedie che si verificano nelle carceri italiane.

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