Bonifica della riserva di Monte Mario: rifiuti e incendi rimangono una minaccia per l’ambiente

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Bonifica della riserva di Monte Mario: rifiuti e incendi rimangono una minaccia per l'ambiente - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 14 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Il processo di bonifica della riserva naturale di Monte Mario prosegue, ma gli effetti dell’incendio devastante dello scorso luglio e l’accumulo di rifiuti continuano a rappresentare una sfida significativa. Questo polmone verde di Roma, molto amato dai cittadini, è stato compromesso non solo dalla vegetazione bruciata, ma anche dalla presenza di insediamenti abusivi che ancora deturpano il paesaggio.

La vegetazione e i rifiuti: scenari post-incendio

Le conseguenze dell’incendio

La devastazione provocata dall’incendio di fine luglio ha reso evidente la vulnerabilità della riserva. Nonostante siano trascorsi quasi 45 giorni, il segno del rogo è ancora tangibile. L’odore di bruciato si percepisce ancora, come segnalato dalla presidente dell’associazione Insieme 17, Luisa Sodano. Durante un sopralluogo avvenuto il 10 settembre, l’associazione ha documentato aree della riserva dove la vegetazione è stata completamente distrutta, e ha fatto emergere la presenza di detriti carbonizzati che ostacolano il recupero di questo importante habitat naturale.

Resti di insediamenti abusivi

A peggiorare la situazione ci sono i resti di insediamenti abusivi, che continuano a permanere all’interno della riserva. Queste baracche, ormai parzialmente carbonizzate, testimoniano la presenza di occupazioni abusive che hanno approfittato della vegetazione per nascondersi. In particolare, nel corso del sopralluogo, sono state scattate foto che documentano rifiuti e baracche nel cuore della riserva, mostrando chiaramente l’urgenza di interventi di bonifica per riportare ordine e salute ambientale in quest’area di grande valore ecologico.

La segnalazione di accampamenti abusivi

La situazione nei pratoni

Durante il monitoraggio del territorio, Luisa Sodano ha notato un accampamento nel Pratone di via Teulada, una porzione che non era stata colpita dall’incendio, ma che ora è sotto l’occhio attento delle associazioni locali. Questi insediamenti abusivi non solo minacciano la rinascita della vegetazione, ma portano anche a una maggiore preoccupazione per la sicurezza e l’igiene della riserva. La presidente ha immediatamente segnalato la situazione all’assessorato municipale all’ambiente e alla polizia locale, evidenziando la necessità di azioni immediate per evitare che la situazione degeneri ulteriormente.

L’importanza dell’operato civico

L’azione attiva delle associazioni locali come Insieme 17 mette in evidenza l’importanza del coinvolgimento civico nella tutela dell’ambiente. Le segnalazioni e le richieste di intervento sono fondamentali per sensibilizzare le autorità competenti sull’urgenza di proteggere questo spazio naturale. La comunità sta prendendo coscienza della necessità di preservare la riserva di Monte Mario, non solo come spazio verde ma anche come patrimonio ecologico che merita attenzione e cura.

Assemblea cittadina e responsabilità legali

Incontro al pratone di via Teulada

Il 26 settembre, le associazioni Insieme 17 e Trionfalmente 17 hanno indetto un’assemblea cittadina nel pratone di via Teulada, convocando i residenti per discutere del futuro della riserva. Durante questo incontro, i cittadini hanno avuto la possibilità di leggere e sottoscrivere un esposto destinato alla procura di Roma. L’obiettivo di questo documento è di far luce non solo sulle cause dell’incendio, attribuito a un fornello usato in una delle favela, ma anche su eventuali omissioni da parte delle autorità preposte alla salvaguardia dell’area.

Indagini sulla sicurezza ambientale

L’esposto chiede di investigare su possibili responsabilità di chi avrebbe dovuto attuare misure preventive efficienti per evitare la catastrofe avvenuta. Le associazioni, supportate da esperti del settore ambientale e geologi del Lazio, segnalano che l’inefficienza nella gestione del territorio potrebbe condurre a un dissesto idrogeologico duraturo, rendendo necessario un interesse attivo delle autorità per la tutela e la valorizzazione della riserva di Monte Mario. Queste dinamiche sono cruciali non solo per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche per il benessere della comunità che circonda questa area ricca di biodiversità.

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