Carabiniere affronta manifestante: “Mattarella non è mio presidente”

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Carabiniere affronta manifestante: "Mattarella non è mio presidente" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione

“Cosa ha detto Mattarella?”: La domanda di Franca Caffa al carabiniere

Sabato scorso a Milano, durante una manifestazione a sostegno della Palestina, Franca Caffa, ex consigliera comunale del Prc e fondatrice del comitato inquilini Molise-Calvairate-Ponti, si è trovata in prima fila tra i manifestanti. Durante il corteo, bloccato in via Padova, Caffa ha posto una domanda al carabiniere in tenuta antisommossa che si trovava di fronte a lei. La scena è stata ripresa da alcuni media e ha suscitato scalpore.

Con un tono di rispetto, ma anche di sorpresa, Caffa ha chiesto al militare: “Di che Paese è?”. La risposta del carabiniere è stata inaspettata: “Non l’ho votato, non l’ho scelto io, non lo riconosco”. Il video dell’interazione è diventato virale sui social media, generando un dibattito sul ruolo delle forze dell’ordine e sulla libertà di espressione.

La reazione dell’Arma dei Carabinieri

L’Arma dei Carabinieri ha preso atto dell’episodio e ha informato sia l’autorità giudiziaria ordinaria che quella militare. Inoltre, è stato deciso di trasferire immediatamente il carabiniere coinvolto in un incarico non operativo. L’Arma ha anche annunciato che saranno presi tutti i provvedimenti necessari, compresi quelli disciplinari, per affrontare la situazione.

La libertà di espressione e il ruolo delle forze dell’ordine

L’episodio solleva importanti questioni sulla libertà di espressione e sul ruolo delle forze dell’ordine. Molti sostengono che i militari debbano rimanere neutrali e non esprimere opinioni politiche in quanto rappresentanti dello Stato. Altri, invece, ritengono che abbiano il diritto di esprimere le proprie opinioni personali, purché non interferiscano con il loro lavoro.

In ogni caso, l’episodio ha suscitato un dibattito acceso e ha sollevato interrogativi sul rapporto tra cittadini e forze dell’ordine. Come ha dichiarato Franca Caffa: “È importante che si possa discutere apertamente e pacificamente, anche con le forze dell’ordine, senza paura di essere censurati o sanzionati“.