Casarini denuncia: “migrante colpito con calcio fucile alla testa”

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Casarini denuncia: "migrante colpito con calcio fucile alla testa" - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 5 Aprile 2024 by Francesca Monti

Drammatico Sbarco dei Migranti a Pozzallo: L’Orrore dell’Attacco della Motovedetta Libica

Sono giunti 56 migranti al porto di Pozzallo, tra di loro una donna e due minori, dopo essere stati soccorsi dalla nave Mare Jonio, a 95 miglia al largo delle coste libiche, dove una motovedetta del Paese africano ha aperto il fuoco. Sul molo, è scattato immediatamente un coordinato intervento di assistenza sanitaria e soccorso per accogliere i superstiti. Luca Casarini, capo missione della ong Mediterranea, era presente durante lo sbarco ed ha rivelato gli orrori subiti dai migranti per mano della Guardia Costiera libica prima del salvataggio.

Testimonianze Scioccanti di Abusi e Violenze

Casarini ha raccontato di aver assistito a percosse inflitte sul ponte della motovedetta a persone che cercavano di scappare, documentando minuziosamente gli abusi. Uno dei sopravvissuti presenta una ferita alla testa provocata da un colpo di fucile. L’attacco ha seminato il panico, con proiettili che sono giunti a soli un metro di distanza dai soccorritori. Le azioni della Guardia Costiera libica sono state riprese in video dalla Mare Jonio, il quale mostra scene agghiaccianti di migranti gettandosi in mare per evitare di essere colpiti, e altri apparentemente spinti in acqua proprio dagli aggressori.

Un Attacco Scandaloso e Incomprensibile

Casarini ha espresso sdegno per l’accaduto, sottolineando che l’evento si è verificato molto più vicino all’Italia che alla Libia. La guardia costiera libica sembrava intenta a catturare coloro che fuggivano dal Paese africano, ignorando completamente il dovere di soccorrere in mare aperto. Ancor più scioccante è il fatto che l’attacco sia stato condotto dalla motovedetta Fezzan 658, precedentemente di proprietà della Guardia di Finanza italiana e successivamente donata al governo libico nel 2019. Spari di kalashnikov in aria e in acqua, diretti verso soccorritori e migranti, creando una situazione inaccettabile e pericolosa per tutti coloro coinvolti.

Impatto e Reazioni

L’incidente ha generato un’ondata di indignazione e preoccupazione sul trattamento riservato ai migranti nel Mar Mediterraneo, sollevando domande sulla sicurezza e sulle responsabilità delle autorità coinvolte. È cruciale garantire la protezione e il rispetto dei diritti umani per chiunque si trovi in pericolo in mare, e eventi del genere sottolineano l’importanza di una risposta coordinata e umanitaria per far fronte alle emergenze di soccorso in mare aperto.