Censura agli Stati generali della Natalità: la ministra Roccella lascia il palco, solidarietà attesa da sinistra e intellettuali

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Censura agli Stati generali della Natalità: la ministra Roccella lascia il palco, solidarietà attesa da sinistra e intellettuali - Occhioche.it

Prima parte: “Censura agli Stati generali della Natalità: la ministra Roccella lascia il palco”

Sottotitolo: “‘atto di censura denunciato dalla ministra Roccella”

_Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia e la Natalità, ha denunciato un atto di censura che le ha impedito di parlare agli Stati generali della Natalità organizzati dalla Fondazione per la Natalità. In un post su Facebook, Roccella ha espresso la sua delusione per l’accaduto e ha sottolineato l’importanza di garantire la libertà di espressione in ogni contesto, soprattutto in quelli istituzionali.

Sottotitolo: “La scelta di Roccella di lasciare il palco”

Dopo aver subito l’atto di censura, la ministra Roccella ha deciso di lasciare il palco degli Stati generali della Natalità per consentire ad altri relatori di esprimersi liberamente. In particolare, Roccella ha voluto lasciare spazio a una mamma incinta di otto mesi che avrebbe dovuto portare la sua testimonianza e al presidente del Forum delle famiglie, Adriano Bordignon.

Sottotitolo: “La continuazione delle ostilità: l’evento sospeso”

Nonostante la scelta di Roccella di lasciare il palco, le ostilità da parte di alcuni contestatori non si sono placate. Anche la mamma incinta e Bordignon sono stati ostacolati nel loro intervento, tanto che l’evento è stato sospeso. Roccella ha sottolineato che questa situazione dimostra che non si è trattato di un’ostilità solo verso di lei o verso il governo, ma verso la maternità e la paternità in generale.

Seconda parte: “Solidarietà attesa da sinistra e intellettuali: la posizione di Roccella”

Sottotitolo: “La certezza di Roccella sulla solidarietà di sinistra e intellettuali”

Nel suo post su Facebook, la ministra Roccella ha espresso la sua certezza che la sinistra, gli intellettuali, la “grande stampa” e la “stampa militante” si schiereranno apertamente in sua solidarietà dopo l’atto di censura subito. Roccella ha fatto riferimento a personalità come Antonio Scurati, Roberto Saviano, Nicola Lagioia e Chiara Valerio, tra gli altri.

Sottotitolo: “‘accusa di Roccella: l’evocazione del fascismo come sceneggiata politica”

La ministra Roccella ha anche sottolineato che l’evocazione del fascismo che non c’è, alla quale abbiamo assistito in queste settimane, non era solo una sceneggiata politica pronta a svanire di fronte alle censure vere. Roccella ha accusato coloro che hanno evocato il fascismo senza fondamento di aver creato un clima di ostilità e di aver favorito l’atto di censura subito.

Sottotitolo: “‘importanza di garantire la libertà di espressione”

Infine, la ministra Roccella ha ribadito l’importanza di garantire la libertà di espressione in ogni contesto, soprattutto in quelli istituzionali. Roccella ha sottolineato che solo attraverso il confronto e il dialogo è possibile costruire una società più giusta e inclusiva, in grado di valorizzare la maternità e la paternità come pilastri fondamentali.