Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Tre contendenti per la presidenza di Confindustria: Orsini, Garrone e Gozzi
La corsa alla presidenza di Confindustria si fa sempre più intensa. Mentre si attende la nomina dei “saggi” che valuteranno i candidati da presentare al Consiglio generale il 4 aprile, tre contendenti rimangono in lizza: Emanuele Orsini, attuale vice presidente degli industriali e tycoon emiliano nel settore del legno e del prosciutto; Edoardo Garrone, presidente del gruppo energetico Erg e del giornale “Il Sole 24 Ore”; e Antonio Gozzi, presidente del colosso siderurgico Duferco e numero uno di Federacciai.
Quello che sembrava inizialmente una sfida a due tra Orsini e Garrone, si è trasformata in una competizione a tre, come confermato da Gozzi, che ha ribadito la sua disponibilità a servire il sistema confindustriale. La partita è ancora aperta. Orsini è stato il primo a lanciare la sua candidatura, promuovendo un programma incentrato sulla discontinuità. Garrone, invece, ha ottenuto il sostegno degli industriali del Nord e dell’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. La candidatura di Gozzi sembra essere meno forte, ma egli non ha intenzione di arrendersi. Al contrario, sembra essere decaduta l’opzione di Alberto Marenghi, amministratore delegato di Cartiera mantovana e attuale vice presidente di Confindustria.
La prima fase del processo per scegliere il successore di Carlo Bonomi, il cui mandato scade a maggio e non è rinnovabile, inizia ufficialmente giovedì con la nomina della commissione dei “saggi”. Il 4 aprile, il Consiglio generale composto da 182 imprenditori designerà il candidato prescelto. Il presidente designato dovrà poi presentare la sua squadra e il programma da sottoporre al voto finale dell’assemblea il 23 maggio.
Una sfida a tre per la presidenza di Confindustria
La corsa alla presidenza di Confindustria si fa sempre più interessante, con tre candidati che si contendono il ruolo di leader dell’associazione degli industriali italiani. I tre contendenti sono Emanuele Orsini, attuale vice presidente di Confindustria e imprenditore nel settore del legno e del prosciutto; Edoardo Garrone, presidente del gruppo energetico Erg e del giornale “Il Sole 24 Ore”; e Antonio Gozzi, presidente del colosso siderurgico Duferco e numero uno di Federacciai.
Inizialmente sembrava che la sfida fosse tra Orsini e Garrone, ma Gozzi ha annunciato la sua disponibilità a servire il sistema confindustriale, rendendo la competizione ancora più accesa. Orsini ha lanciato la sua candidatura per la presidenza di Confindustria con una campagna basata sulla discontinuità, mentre Garrone ha ottenuto il sostegno degli industriali del Nord e dell’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Gozzi sembra essere il candidato più debole, ma non ha intenzione di ritirarsi. Alberto Marenghi, amministratore delegato di Cartiera mantovana e attuale vice presidente di Confindustria, sembra essere stato escluso dalla lista dei possibili candidati.
Il processo per la scelta del successore di Carlo Bonomi, il cui mandato scade a maggio e non è rinnovabile, inizia ufficialmente giovedì con la nomina della commissione dei “saggi”. Il 4 aprile, il Consiglio generale composto da 182 imprenditori selezionerà il candidato prescelto. Il presidente designato dovrà poi presentare la sua squadra e il programma da sottoporre al voto finale dell’assemblea il 23 maggio.
La corsa alla presidenza di Confindustria: tre candidati in lizza
La competizione per la presidenza di Confindustria si fa sempre più accesa, con tre candidati che si contendono il ruolo di leader dell’associazione degli industriali italiani. I tre contendenti sono Emanuele Orsini, attuale vice presidente di Confindustria e imprenditore nel settore del legno e del prosciutto; Edoardo Garrone, presidente del gruppo energetico Erg e del giornale “Il Sole 24 Ore”; e Antonio Gozzi, presidente del colosso siderurgico Duferco e numero uno di Federacciai.
Inizialmente sembrava che la sfida fosse tra Orsini e Garrone, ma Gozzi ha annunciato la sua disponibilità a servire il sistema confindustriale, rendendo la competizione ancora più interessante. Orsini ha lanciato la sua candidatura per la presidenza di Confindustria con una campagna basata sulla discontinuità, mentre Garrone ha ottenuto il sostegno degli industriali del Nord e dell’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Gozzi sembra essere il candidato meno forte, ma non ha intenzione di ritirarsi. Alberto Marenghi, amministratore delegato di Cartiera mantovana e attuale vice presidente di Confindustria, sembra essere stato escluso dalla lista dei possibili candidati.
Il processo per la scelta del successore di Carlo Bonomi, il cui mandato scade a maggio e non è rinnovabile, inizia ufficialmente giovedì con la nomina della commissione dei “saggi”. Il 4 aprile, il Consiglio generale composto da 182 imprenditori selezionerà il candidato prescelto. Il presidente designato dovrà poi presentare la sua squadra e il programma da sottoporre al voto finale dell’assemblea il 23 maggio.