Ultimo aggiornamento il 16 Agosto 2024 by Giordana Bellante
Nella settimana di Ferragosto, una preziosa operazione di controllo condotta dai carabinieri della compagnia di Roma Cassia ha portato alla luce un vasto giro di furti di energia elettrica a Roma Nord. Sono ben quindici le persone denunciate alla procura della Repubblica, con un danno complessivo stimato superiore a 77mila euro. I controlli hanno coinvolto aree come Prima Porta e Labaro, evidenziando un fenomeno allarmante che richiede attenzione e intervento.
Fatti salienti dell’operazione
Denunce significative in diversi settori
I carabinieri della stazione di Roma Prima Porta, coadiuvati da personale specializzato della società Areti, hanno messo in evidenza l’impatto di attività fraudolente legate ai furti di energia. Tra i denunciati, spicca la figura di un 57enne italiano, proprietario di un’autoconcessionaria, il quale è risultato responsabile di un allaccio abusivo alla rete pubblica dal 2017, causando un danno consistente di circa 8mila euro. Questo caso segna il primo di una serie di irregolarità individuate, rivelando una preoccupante tendenza di sfruttamento delle risorse pubbliche.
Attività illecite nel settore dell’accoglienza
Un altro caso significativo coinvolge un 58enne italiano titolare di un campeggio, denunciato per un furto di energia elettrica che ha inflitto un danno superiore a 34mila euro. Questa violazione sottolinea come anche le attività di accoglienza, cruciali per il turismo, possano essere coinvolte in pratiche disoneste, minando la reputazione del settore.
Il caffè nei guai: furti dai bar
I gestori del bar su via Tiberina
Particolarmente rilevante è la situazione di tre gestori di un bar situato su via Tiberina, i quali hanno cumulato un danno di oltre 18mila euro dal 2014 ad oggi. Attraverso l’elusione delle norme, i vari gestori che si sono alternati nella conduzione dell’esercizio commerciale hanno sfruttato abusivamente la rete elettrica, configurando un vero e proprio caso di appropriazione indebita. Questo episodio non solo rappresenta una violazione delle leggi, ma mette in discussione la legittimità delle pratiche commerciali in quella singola area.
Furti in negozi e abitazioni: una situazione diffusa
Il negozio di fiori e le manomissioni
I danni subiti da una coppia di titolari di un negozio di fiori, composti da cittadini di 53 e 82 anni, si attestano su oltre 11mila euro dal 2019. Questo caso aggiunge un ulteriore elemento al quadro complesso di abusi di energia da parte di commercianti, dimostrando una macroscopica assenza di scrupolo morale da parte di chi opera nel commercio.
Irregolarità anche nelle abitazioni
Infine, non sono state risparmiate nemmeno le abitazioni private, come emerge nel caso di un intero immobile di via Frassineto. Cinque cittadini e tre cittadini stranieri sono stati denunciati per la manomissione del contatore elettrico, sottraendo energia per un valore di oltre 4mila euro. Questo comportamento delinquenziale mette in evidenza la necessità di controlli più severi e di un monitoraggio costante per garantire il rispetto delle normative e prevenire il ripetersi di simili illeciti.
Questa operazione mette in evidenza un fenomeno preoccupante che richiede interventi tempestivi e coordinati da parte delle autorità competenti, ribadendo l’importanza della legalità e del rispetto delle normative nel settore energetico e commerciale.