Ultimo aggiornamento il 10 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Il Comune di Reggio Calabria ha preso una drastica decisione per garantire la pubblica incolumità, dichiarando inagibili i locali che ospitano gli uffici della Procura generale e del Giudice di pace.
Situazione critica: la necessità di interventi urgenti
Il provvedimento è stato adottato dal settore Urbanistica e Pianificazione del Comune, che ha chiaramente annunciato la cessazione dell’utilizzo dei locali, imponendo un divieto totale di accesso e permanenza nel fabbricato. Il problema principale risiede nel fatto che lo stabile, di proprietà della Curia arcivescovile, aveva già registrato in passato il distacco di estese porzioni di intonaco. Il Comune ha quindi incaricato l’arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone, di intervenire immediatamente per garantire la messa in sicurezza dell’immobile. Questo potrebbe richiedere lavori di adeguamento, consolidamento o addirittura la demolizione dell’edificio. Fino a quando la situazione non sarà risolta, l’Amministrazione comunale ha imposto il divieto assoluto di utilizzo dei locali.
Reazioni e azioni future
Il Provveditore generale, Gerardo Dominijanni, ha manifestato il proprio disappunto riguardo alla gestione dell’emergenza, sottolineando di non essere stato avvisato tempestivamente della situazione. Il Provveditore ha espresso preoccupazione per le ripercussioni sulla routine lavorativa dell’ufficio e sulle tempistiche per gli adempimenti di competenza. Inoltre, Dominijanni ha annunciato di voler coinvolgere il ministero della Giustizia e il Consiglio superiore della magistratura per affrontare la questione e trovare soluzioni adeguate. La situazione evidenzia la criticità della situazione e la necessità di interventi rapidi ed efficaci per garantire la sicurezza e la regolarità delle attività giudiziarie a Reggio Calabria.
