Fuga disperata e vita salvata: la storia di Lavinia, sfregiata dall’ex marito e ora in cerca di giustizia
Introduzione:
Lavinia Limido, una donna di 37 anni, è riuscita a salvare la propria vita e quella del suo bambino fuggendo dalla furia dell’ex marito, Marco Manfrinati, un ex avvocato di 40 anni che l’ha aggredita con un coltello a Varese. Questa storia di violenza domestica e stalking è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di abusi e minacce che hanno portato la famiglia Limido a vivere nell’incubo e a cercare disperatamente giustizia.
La fuga disperata di Lavinia e il sostegno della famiglia
Il 2 luglio scorso, Lavinia è stata costretta a fuggire dalla propria casa e a nascondersi fuori provincia, indossando una parrucca per non essere riconosciuta. La madre, Marta Criscuolo, ha raccontato come il marito sia intervenuto per difendere la figlia, come ha sempre fatto in passato per tutta la famiglia. Quella notte, Fabio Limido, il padre di Lavinia, ha pagato con la vita il suo coraggio, venendo aggredito e ucciso da Manfrinati mentre cercava di proteggere la figlia.
‘incubo dello stalking e le denunce della famiglia Limido
Manfrinati è attualmente sotto processo per stalking a Varese, accusato di aver perseguitato la ex moglie e la madre di lei. ‘udienza è prevista per il 5 giugno. La famiglia Limido ha presentato numerose denunce contro di lui, tra cui una a Busto Arsizio per la quale il procuratore ha chiesto l’archiviazione. Tuttavia, la madre di Lavinia ha raccontato come l’uomo abbia tormentato la famiglia per almeno un anno, danneggiando le loro auto, sfondando il lunotto e danneggiando il cancello di casa.
La pericolosità sottovalutata di Manfrinati
Secondo Marta Criscuolo, c’è una perizia di uno psichiatra che afferma che Manfrinati non era pericoloso e che era socialmente ben inserito. Tuttavia, la realtà dei fatti dimostra il contrario. Dopo aver aggredito Lavinia e ucciso il marito, Manfrinati ha continuato a insultare e irridere la donna, dimostrando una totale mancanza di rispetto e umanità. La famiglia Limido ora spera che la giustizia possa finalmente porre fine a questa tragica storia di violenza e stalking.
La tragica morte di Fabio Limido, eroe silenzioso nella lotta contro la violenza domestica
Introduzione:
Fabio Limido, il padre di Lavinia, è stato ucciso mentre cercava di proteggere la figlia dall’ex marito violento. La sua morte ha scosso la comunità e ha portato all’attenzione pubblica il problema della violenza domestica e dello stalking, che spesso vengono sottovalutati dalle autorità e dalla società nel suo insieme.
‘eroismo di Fabio Limido
Fabio Limido era un uomo coraggioso e determinato, che ha sempre messo la sicurezza della sua famiglia al primo posto. Quando ha visto che la figlia era in pericolo, non ha esitato a intervenire, anche a costo della propria vita. La sua morte è stata un atto di eroismo estremo, un gesto disperato per proteggere la propria famiglia da un uomo violento e pericoloso.
La lotta contro la violenza domestica e lo stalking
La morte di Fabio Limido ha portato all’attenzione pubblica il problema della violenza domestica e dello stalking, che spesso vengono sottovalutati dalle autorità e dalla società nel suo insieme. La famiglia Limido ha presentato numerose denunce contro Manfrinati, ma queste non sono state sufficienti a proteggere Lavinia e i suoi cari dalla sua furia omicida. È necessario un cambiamento culturale e legislativo per affrontare questo problema in modo efficace e prevenire altre tragedie come questa.
Il ricordo di Fabio Limido
Fabio Limido sarà ricordato come un eroe silenzioso, un uomo coraggioso che ha dato la vita per proteggere la sua famiglia. La sua morte non deve essere vana, ma deve servire come monito perché la società e le autorità affrontino con maggiore determinazione il problema della violenza domestica e dello stalking. La famiglia Limido continuerà a lottare per ottenere giustizia e per onorare la memoria di Fabio, un uomo che ha dato tutto se stesso per proteggere i propri cari.