Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 by Emiliano Belmonte
Nonostante il calo globale del tabagismo, fumare resta una pratica molto diffusa, soprattutto in alcune aree geografiche dove le abitudini culturali e la mancanza di regolamentazioni incisive mantengono alto il numero di fumatori. Dai dati più recenti emerge che quasi la metà degli adulti fuma regolarmente in alcune nazioni, con percentuali da record in paesi poco conosciuti come Nauru o Kiribati, ma anche in giganti come Indonesia e Cina.
Nauru: la capitale mondiale del fumo
Sebbene poco noto al grande pubblico, Nauru detiene il primato mondiale: circa il 48-52% degli adulti consuma quotidianamente prodotti del tabacco. Un dato sorprendente per una nazione così piccola, ma che segnala un’emergenza sanitaria silenziosa, dove il tabacco è parte integrante dello stile di vita.
Altri paesi ai vertici: Myanmar e Kiribati
Subito dopo Nauru troviamo:
- Myanmar, con il 44,1% di fumatori adulti
- Kiribati, con una quota del 40,6%
Questi numeri evidenziano come le isole del Pacifico siano tra le zone con la maggiore incidenza di tabagismo, anche per via della scarsa informazione sanitaria e delle difficoltà logistiche nel promuovere campagne di prevenzione.
Indonesia e Cina: uomini fumatori alle stelle
In Indonesia, i dati parlano chiaro: oltre il 76% degli uomini adulti fuma, contro appena il 3,6% delle donne. Un abisso. Anche la Cina non è da meno: qui il 53% dei maschi adulti è fumatore, rendendo il paese uno dei principali consumatori al mondo in termini assoluti.
Messi insieme, Cina e Indonesia rappresentano una fetta enorme del totale globale di fumatori, con impatti sociali, ambientali e sanitari giganteschi.
Europa dell’est: una zona ancora “fumosa”
In Europa, a preoccupare è soprattutto l’Est:
- Bulgaria: 38%
- Grecia: 36%
- Croazia: 35%
- Romania: 34%
Questi valori sono tra i più alti del continente, nonostante le politiche anti-tabacco dell’Unione Europea.
Francia: un’eccezione a ovest
La Francia resta uno dei paesi più “fumatori” dell’Europa occidentale. Circa il 31% degli adulti fuma, con 12 milioni di fumatori attivi. Questo nonostante tasse elevate, divieti pubblicitari e campagne di sensibilizzazione. Segno che la cultura del fumo è ancora ben radicata.
I numeri globali: il fumo sta calando, ma…
Buone notizie a livello globale: dal 22,3% nel 2007 si è scesi al 16,4% nel 2023. Merito di iniziative come il pacchetto MPOWER dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia, il numero totale di fumatori resta sopra il miliardo, con concentrazioni elevate nei paesi in via di sviluppo.
Donne vs uomini: un divario persistente
Le differenze di genere restano marcate:
- Più di un terzo degli uomini fuma
- Meno del 10% delle donne consuma tabacco
In Asia e in Africa questo divario è ancora più netto. Basti pensare che in Indonesia e Myanmar oltre il 70% degli uomini fuma, contro meno del 5% delle donne.
E le alternative?
In parallelo alla riduzione del fumo tradizionale, sta crescendo l’interesse per prodotti alternativi come le e-cig. Sigarette elettroniche in tabaccheria, sigarette elettroniche online, ce ne son per tutti i gusti e vengono considerate da alcuni meno dannose. Tuttavia, i dati su questi prodotti non sono ancora integrati nelle principali statistiche globali e restano al centro del dibattito medico e scientifico.