Il grido di speranza di Jolanda Renga ai giovani: Impariamo a restare umani in un mondo frenetico

Il Grido Di Speranza Di Joland

Il grido di speranza di Jolanda Renga ai giovani: Impariamo a restare umani in un mondo frenetico - Occhioche.it

La figlia del famoso cantante Francesco Renga e dell’attrice Ambra Angiolini, Jolanda Renga, ha recentemente scritto una lettera aperta indirizzata ai suoi coetanei sulle pagine di “Cosmopolitan”. La giovane scrittrice, che ha appena pubblicato il suo primo romanzo “Qualcosa nel modo in cui si sbadiglia”, esorta i giovani a prendersi una pausa e a imparare a restare umani in un mondo frenetico.

“Scrivere un libro mi ha aiutata a vedere da un altro punto di vista tante cose che mi erano successe”

Jolanda Renga ha rivelato di aver trovato nella scrittura un modo per affrontare le sue emozioni e per scoprire se stessa. Dopo l’uscita del suo romanzo, la giovane scrittrice ha dichiarato a “Verissimo” di essersi sentita rotta e di non essere stata all’altezza delle aspettative. Tuttavia, ha imparato a non vedere il suo malessere come un male, ma piuttosto come un’opportunità per crescere e per dare vita alla protagonista del suo racconto.

“Fermiamo il tempo, quello che ci dice che dobbiamo correre e sbrigarci per non fallire”

Jolanda Renga si rivolge ai giovani che faticano a trovare un equilibrio in un’epoca in cui il tema della salute mentale non è più un tabù. La giovane scrittrice esorta i suoi coetanei a imparare a restare umani, a piangere, a emozionarsi e a fermare il tempo che sembra sempre impazzito e ci dice di continuo che non è mai abbastanza. Secondo Jolanda Renga, ognuno dovrebbe avere la propria guida personale per stare bene, che comprenda attività come ascoltare una canzone che sblocca il diaframma e ti fa ridere e ballare, o piangere senza motivo, o ancora cercare in un libro, in un film o in uno spettacolo teatrale un modo per fermare il tempo.

“Molti di noi si spengono perché ci sentiamo già vecchi a vent’anni o quando ci scontriamo con il fallimento”

Jolanda Renga ritiene che molti giovani si spengano perché si sentono già vecchi a vent’anni, o anche prima, quando all’improvviso si scontrano con la parola fallimento. La giovane scrittrice esorta i suoi coetanei a non arrendersi e a non sentirsi dei falliti, ma piuttosto a cercare di capire cosa li fa stare bene e a coltivare le loro passioni.

Il punto di vista di Ultimo: “Essere giovani oggi è tremendo, non ci sono punti di riferimento”

Anche Ultimo, nome d’arte di Niccolò Moriconi, idolo delle nuove generazioni, ha recentemente offerto uno spaccato del mondo giovanile. Secondo il cantautore romano, essere giovani oggi è tremendo perché mancano i punti di riferimento. Ultimo ha puntato il dito contro i social network, che anestetizzano i giovani e li rendono dipendenti. Il cantautore ha esortato i giovani a non perdere la loro umanità e a non farsi ingannare dai social network.

” social ti anestetizzano, ti stuprano il cervello. Stiamo diventando amebe”

Secondo Ultimo, i social network stanno rendendo i giovani sempre più passivi e dipendenti. Il cantautore ha esortato i giovani a non perdere la loro umanità e a non lasciarsi ingannare dai social network, che stanno diventando una vera e propria droga. Ultimo ha invitato i giovani a uscire di casa, a vivere la vita reale e a coltivare le proprie passioni.

In conclusione, sia Jolanda Renga che Ultimo hanno lanciato un appello ai giovani affinché imparino a restare umani in un mondo frenetico e a non lasciarsi ingannare dai social network. due artisti hanno esortato i giovani a coltivare le proprie passioni, a cercare la propria strada e a non arrendersi di fronte alle difficoltà. Solo così i giovani potranno trovare un equilibrio e vivere una vita piena e soddisfacente.

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