Inchiesta su Piero Fassino: l’accusa di tentato furto al duty free di Fiumicino

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Inchiesta su Piero Fassino: l'accusa di tentato furto al duty free di Fiumicino - Occhioche.it

Introduzione:

Un’ombra si allunga sulla figura di Piero Fassino, ex ministro della Giustizia e sindaco di Torino, accusato di tentato furto di un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino. Gli investigatori della Polaria hanno raccolto tutte le prove, incluse le immagini delle telecamere di sorveglianza, e le trasmetteranno alla Procura di Civitavecchia. Fassino, in quanto parlamentare, non è stato ascoltato ma potrà rilasciare dichiarazioni spontanee. Intanto, la notizia ha scatenato un’ondata di solidarietà bipartisan nei confronti del deputato del PD.

Prima sezione:

“Le accuse contro Fassino: tentato furto di un profumo al duty free”

Sottotitolo: “La ricostruzione dell’accaduto”

‘accusa contro Piero Fassino è di tentato furto di un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il deputato del PD avrebbe preso una confezione di profumo e l’avrebbe appoggiata nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse. Tuttavia, un funzionario della vigilanza lo avrebbe notato e avrebbe segnalato l’accaduto a un agente di polizia.

Fassino, dal canto suo, ha fornito una versione dei fatti diversa, sostenendo di aver semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone in attesa di andare alle casse. In quel momento, ha aggiunto, si è avvicinato un funzionario della vigilanza che gli ha contestato quell’atto segnalandolo ad un agente di polizia. Il deputato del PD ha anche sostenuto di essersi offerto subito di pagare il profumo e di comprarne non uno ma due, proprio per dimostrare la sua buona fede, ma i responsabili hanno comunque deciso di sporgere denuncia.

Seconda sezione:

“‘inchiesta su Fassino: le indagini della Polaria”

Sottotitolo: “La trasmissione degli atti alla Procura di Civitavecchia

Le indagini sulla vicenda sono state condotte dalla Polaria, la polizia di frontiera che opera negli aeroporti. Gli investigatori hanno raccolto tutte le prove, incluse le immagini delle telecamere di sorveglianza, e le trasmetteranno alla Procura di Civitavecchia, l’autorità giudiziaria competente. Fassino, in quanto parlamentare, non è stato ascoltato ma potrà rilasciare dichiarazioni spontanee.

La vicenda ha suscitato un’ondata di solidarietà bipartisan nei confronti del deputato del PD. Dopo quella espressa ieri dal deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, è arrivata anche quella del coordinatore di Fratelli d’Italia in Piemonte Fabrizio Comba. “Conosco l’uomo e il politico integerrimo, il tritacarne mediatico in cui è stato infilato è indecoroso per la sua storia personale e, quindi, anche per la storia del nostro paese. È un avversario politico – ha concluso Comba – ma non per questo mi permetto di dubitare della sua integrità, convinto delle sue straordinarie qualità morali”.

Terza sezione:

“La difesa di Fassino: ‘Volevo comprare il profumo per mia moglie'”

Sottotitolo: “La versione del deputato del PD

Fassino, intervistato dai giornalisti, ha ribadito la sua versione dei fatti, sostenendo di aver semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone in attesa di andare alle casse. “Volevo comprare il profumo per mia moglie – ha spiegato il deputato del PD – ma avendo il trolley in mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”.

Il deputato del PD ha anche sottolineato di essersi offerto subito di pagare il profumo e di comprarne non uno ma due, proprio per dimostrare la sua buona fede. “Certo non intendevo appropriarmi indebitamente di una boccettina di profumo – ha aggiunto Fassino – So di essere una persona onesta e integerrima, ho sempre agito nella legalità e continuerò a farlo”.

In attesa dell’esito dell’inchiesta, la vicenda continua a far discutere l’opinione pubblica e il mondo politico. Il deputato del PD, comunque, gode della presunzione di innocenza fino a prova contraria. La Procura di Civitavecchia valuterà gli atti trasmessi dalla Polaria e deciderà come procedere.