Ultimo aggiornamento il 6 Gennaio 2024 by Redazione
Piano di razionamento idrico in Sicilia a causa della siccità
A causa della siccità che ha colpito la Sicilia, i livelli d’acqua negli invasi Fanaco e Leone sono scesi al di sotto del livello di guardia. Di conseguenza, l’Autorità di bacino ha deciso di attuare un piano di razionamento delle forniture idriche per i Comuni serviti da Siciliacque.
Riduzione della portata d’acqua per 39 Comuni
A partire dal 8 gennaio, Siciliacque ridurrà la portata d’acqua del 10% e in alcuni casi del 15% per 39 Comuni situati nelle province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo. Questi Comuni sono collegati direttamente all’invaso Fanaco o ad altri acquedotti alimentati da esso. A partire dal 12 gennaio, altri 15 Comuni della provincia di Trapani saranno coinvolti nel piano di riduzione, una volta completati alcuni interventi sul sistema acquedottistico Garcia.
Misure per mitigare la crisi idrica
Il piano di razionamento, concordato nell’ultima seduta dell’Osservatorio sugli utilizzi idrici del distretto idrografico della Sicilia, sarà accompagnato da alcune misure per mitigare la crisi idrica. Il primo intervento prevede la trivellazione di un nuovo pozzo per attingere acqua dalla falda del Favara di Burgio. Secondo uno studio condotto da Siciliacque, questo nuovo pozzo potrebbe aggiungere altri 40 litri al secondo di acqua alla rete idrica. Tuttavia, le procedure ordinarie richiedono più di un anno per essere completate. Pertanto, la società ha chiesto all’Autorità di Bacino di trovare un percorso autorizzatorio più rapido per la trivellazione.
Il secondo intervento prevede un aumento del prelievo d’acqua dalla diga Ragoleto, gestita dalla raffineria Eni di Gela. È stata già presentata una richiesta formale in tal senso. Infine, Siciliacque ripristinerà tre vecchi pozzi di contrada Zacchia, a Prizzi, che erano stati abbandonati trent’anni fa dall’Eas. Questo intervento potrebbe recuperare altri 30 litri al secondo di acqua.
Queste misure sono necessarie per far fronte alla crisi idrica in corso e garantire un approvvigionamento adeguato di acqua potabile ai Comuni interessati.