Manifestazione a Roma per la Palestina: Un Appello alla Solidarietà Internazionale

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Manifestazione a Roma per la Palestina: Un Appello alla Solidarietà Internazionale - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 16 Marzo 2024 by Francesca Monti

Nella vibrante città di Roma, una folla di manifestanti si è riunita per esprimere la propria solidarietà alla Palestina, palesando il proprio dissenso nei confronti del governo israeliano e italiano. L’iconica immagine del presidente israeliano Benjamin Netanyahu e della premier Giorgia Meloni, con le mani sporche di sangue, affiancata dallo slogan “stop genocidio”, ha dominato il corteo di protesta. Sullo sfondo della canzone “Casa mia” di Ghali, i partecipanti hanno attraversato le strade della Capitale con fermezza e determinazione.

Un Fronte Unito per la Libertà di Gaza e della Palestina

Nel cuore della folla, l’attrice Yamina Brirmi si è distinta, unendosi alla lotta per la liberazione di Gaza e della Palestina. Familiare al pubblico per il suo ruolo nella serie “Suburra Eternia”, l’artista di origini tunisine ha mostrato il suo impegno anche al di là dello schermo, sostenendo con forza la causa dei manifestanti riuniti per combattere le ingiustizie in atto.

Un Grido Contro l’Ingiustizia e la Repressione

Gli slogan lanciati contro Israele e il governo italiano hanno risuonato potenti tra le vie di Roma, alimentando la protesta contro la violenza e l’oppressione. Le parole “Uccidono le donne, uccidono i bambini, Israele stato di assassini” e “Israele sionista, stato terrorista. Fuori i sionisti dalla Palestina” hanno incarnato la rabbia e la determinazione dei manifestanti. Il corteo si è concluso con un chiaro messaggio al ministero dell’Istruzione, denunciando la repressione governativa e la militarizzazione dell’istruzione pubblica.

Una Sollevazione Contro l’Oppressione e la Guerra

Gli studenti hanno urlato con forza le proprie rivendicazioni, ricollegate alla difesa dell’istruzione pubblica e alla protesta contro la politica bellicosa portata avanti dagli attuali governanti. L’urlo “Quelli che sta uccidendo l’istruzione pubblica sono gli stessi che stanno facendo la guerra” ha racchiuso il senso di rivolta e dissenso che permeava la manifestazione. Le strade di Roma si sono così trasformate in un palcoscenico di protesta, dove le voci dei manifestanti hanno risuonato con forza contro l’ingiustizia e la repressione.

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