“Moglie vittima di femminicidio dopo 12 anni di aggressioni”

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"Moglie vittima di femminicidio dopo 12 anni di aggressioni" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 20 Dicembre 2023 by Redazione

Condannato a 12 anni di reclusione Paolo Randaccio per l’omicidio della moglie

Paolo Randaccio, un pensionato di 71 anni, è stato condannato a 12 anni di reclusione e tre anni di libertà vigilata per l’uccisione della moglie, Angelica Salis, di 60 anni. L’omicidio è avvenuto il 9 settembre 2021 nella loro abitazione a Quartucciu, in seguito a una violenta lite.

La Corte d’Assise di Cagliari ha emesso la sentenza, tenendo conto delle attenuanti generiche e della provocazione. La Consulta ha stabilito che i comportamenti aggressivi della donna sono stati presi in considerazione come fattori mitiganti.

La condanna e le circostanze dell’omicidio

Paolo Randaccio è stato condannato a 12 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Angelica Salis. L’uomo ha ammesso di averla uccisa durante una lite violenta nella loro abitazione a Quartucciu. La sentenza della Corte d’Assise di Cagliari ha tenuto conto delle attenuanti generiche e della provocazione, considerando anche i comportamenti aggressivi della donna.

Secondo quanto emerso durante il processo, la lite tra i coniugi è stata particolarmente violenta e ha portato all’omicidio di Angelica Salis. La Corte ha ritenuto che Paolo Randaccio abbia agito in un momento di estrema tensione e che i comportamenti aggressivi della moglie abbiano contribuito alla dinamica dell’evento tragico.

Le attenuanti e la sentenza della Corte d’Assise

La Corte d’Assise di Cagliari ha emesso la sentenza di condanna a 12 anni di reclusione per Paolo Randaccio, tenendo conto delle attenuanti generiche e della provocazione. La Consulta ha stabilito che i comportamenti aggressivi di Angelica Salis sono stati considerati come fattori mitiganti.

Secondo la legge italiana, le attenuanti generiche possono essere applicate quando il reo mostra segni di pentimento, quando ha un’età avanzata o quando ha un comportamento positivo nella società. Nel caso di Paolo Randaccio, la Corte ha ritenuto che le attenuanti generiche fossero applicabili, considerando la sua età avanzata e il fatto che non avesse precedenti penali.

La sentenza della Corte d’Assise ha suscitato diverse reazioni. Alcuni hanno criticato la decisione di considerare i comportamenti aggressivi della vittima come fattori mitiganti, sostenendo che ciò possa aprire la strada a una giustificazione dell’omicidio in caso di lite coniugale. Altri, invece, hanno sottolineato l’importanza di valutare tutte le circostanze di un caso e di tener conto delle attenuanti generiche previste dalla legge.

In conclusione, Paolo Randaccio è stato condannato a 12 anni di reclusione e tre anni di libertà vigilata per l’omicidio della moglie Angelica Salis. La sentenza della Corte d’Assise di Cagliari ha tenuto conto delle attenuanti generiche e della provocazione, considerando anche i comportamenti aggressivi della donna. La decisione della Corte ha suscitato dibattiti sulla valutazione delle attenuanti in caso di omicidio coniugale.