Molestie a UniTo: timori di ritorsioni tra le ragazze

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Molestie a UniTo: timori di ritorsioni tra le ragazze - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Studenti e docenti dell’Università di Torino si mobilitano contro le molestie sessuali

Dopo una serie di episodi di molestie sessuali all’interno dell’Università di Torino, gli studenti hanno deciso di prendere posizione e organizzare una manifestazione. La protesta, denominata “MeToo”, è stata sostenuta anche da numerosi docenti che si sono uniti agli studenti nell’occupazione dell’atrio di Palazzo Nuovo, sede storica delle facoltà umanistiche.

Studentesse denunciano ricatti e paura di denunciare

Le studentesse del collettivo Cambiare Rotta, che hanno promosso l’iniziativa, hanno evidenziato il clima di paura e ricatti che si vive all’interno dell’Università. Molte di loro hanno paura di denunciare le molestie subite perché temono che ciò possa influire negativamente sulla loro carriera accademica. “Alcune di noi sono ricattate, molte hanno paura di denunciare perché devono laurearsi”, hanno dichiarato le studentesse.

La richiesta di un’assunzione di responsabilità politica

Le studentesse e i docenti che hanno aderito alla protesta chiedono un’assunzione di responsabilità politica da parte dell’Università di Torino. Non ritengono sufficiente la sospensione di un mese inflitta al professore di filosofia accusato di molestie. Si stanno organizzando per mobilitarsi il 22 febbraio, quando si terrà la riunione del consiglio di dipartimento di filosofia. “Serve un’assunzione di responsabilità politica da parte dell’Università”, hanno affermato i manifestanti.

Solidarietà da parte di alcuni docenti

Nonostante alcuni docenti non possano partecipare allo sciopero per motivi giuridici, molti di loro hanno espresso il loro sostegno alla protesta. La docente Federica Pugno, che insegna geografia linguistica, ha commentato: “Sono a favore della protesta, però giuridicamente non posso partecipare allo sciopero, ma ne abbiamo parlato in aula. Condivido che la soluzione migliore sia sempre quella di denunciare”.

La mobilitazione degli studenti e dei docenti dell’Università di Torino rappresenta un importante segnale di denuncia e di lotta contro le molestie sessuali all’interno delle istituzioni accademiche. È fondamentale che le vittime si sentano supportate e che le responsabilità vengano assunte a tutti i livelli.