Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Con l’inizio dell’anno educativo, nel Municipio V di Roma è aumentata la preoccupazione per la sicurezza nelle strutture scolastiche, in particolare nei nidi infantili. Furti e atti vandalici minacciano il benessere di bambini e famiglie, costringendo le autorità locali a prendere misure urgenti. Tra le strutture più colpite, il nido “I giocosi anatroccoli” e “L’albero azzurro” sono al centro della richiesta di finanziamenti alla Regione per implementare sistemi di videosorveglianza efficaci.
Le criticità nei nidi del municipio V
Atti vandalici e furti ricorrenti
Il nido “I giocosi anatroccoli”, situato in via Prenestina 490, ha subito un assalto nella notte tra domenica 8 e lunedì 9, lasciando la struttura in condizioni di disordine totale. Stessa sorte per “L’albero azzurro” in via delle Mandragore, un altro nido che è diventato un bersaglio privilegiato per ladri e vandali. La sua posizione vicina al parco Madre Teresa di Calcutta, un’area che purtroppo versa in stato di degrado, ha aggravato la situazione già critica. Gli atti di vandalismo e furto non solo danneggiano le strutture, ma incidono profondamente sul senso di sicurezza delle famiglie. È evidente, quindi, la necessità di azioni concrete e immediate per proteggere questi spazi educativi.
La decisione di intervento del municipio
In risposta a questa preoccupante situazione, il Presidente del Municipio, Mauro Caliste, e l’Assessore alla Scuola, Cecilia Fannunza, hanno intrapreso iniziative per richiedere fondi regionali. Hanno sottolineato l’importanza della sicurezza in scuola e hanno deciso di partecipare al bando regionale “Sicurezza in Comune”, mirato a finanziare l’installazione di videosorveglianza nelle strutture più vulnerabili. Nonostante la presenza di altri nidi necessitati di simili attenzioni, la scarsità di risorse disponibili ha obbligato le autorità a limitarsi a questi due casi.
Bando “Sicurezza in Comune”
I finanziamenti regionali
La Regione ha reso noto di aver stanziato 2 milioni di euro per il bando “Sicurezza in Comune”, con l’importo distribuito tra le diverse province. Per Roma, quella cifra si riduce a circa 495.138 euro, risultando insufficiente per coprire tutte le necessità di sicurezza di scuole e nidi. Caliste e Fannunza hanno affermato chiaramente che, a causa dell’importo esiguo destinato alla Capitale, è stato possibile candidare solo due nidi per il finanziamento, un fatto che evidenzia la scarsa attenzione alle esigenze di sicurezza in un’area tanto vasta e popolata come Roma.
Metodologie e requisiti del bando
Il bando è stato progettato per supportare l’installazione di impianti di videosorveglianza e migliorare la sicurezza delle strutture educative, attirando l’attenzione su come la vita quotidiana di bambini e famiglie possa essere compromessa da atti di violenza e criminalità. Le candidature sono state selezionate in base alla frequenza dei furti e atti vandalici subiti nella recente memoria. Le autorità locali si aspettano che l’approvazione di questo progetto porti a risultati concreti e osservabili nel breve termine.
La battaglia per la sicurezza
Priorità alla protezione degli spazi educativi
Caliste e Fannunza hanno ribadito l’importanza di proteggere i nidi, sottolineando come questi rappresentino non solo un luogo di apprendimento, ma anche un punto di riferimento vitale per la comunità. La sicurezza degli spazi educativi deve essere garantita affinché bambini, famiglie e personale educativo possano sentirsi al sicuro. La richiesta di finanziamenti rappresenta quindi un passo cruciale verso il rafforzamento della sicurezza territoriale.
Azioni complementari per il supporto delle scuole
Non solo installazione di sistemi di videosorveglianza, ma anche altre misure di sicurezza sono in fase di attuazione. Entro la fine di settembre, è previsto l’attivamento del protocollo per collegare gli allarmi delle scuole al NUE . Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo verso un monitoraggio più attento e una risposta tempestiva a qualsiasi emergenza. Inoltre, è stata avanzata la richiesta di aumentare i controlli nelle aree più vulnerabili, elemento essenziale per contrastare la microcriminalità e sostenere realmente i luoghi di istruzione.
La battaglia per la sicurezza in questi spazi educativi, quindi, continua, con l’auspicio di un futuro migliore per i bambini e le loro famiglie.