Nuova stagione per l’Istituzione Universitaria dei Concerti: ottant’anni di musica e cultura a Roma

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Nuova stagione per l’Istituzione Universitaria dei Concerti: ottant’anni di musica e cultura a Roma - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 by Giordana Bellante

Un ricco palinsesto di eventi musicali accompagnerà il pubblico romano nel corso della nuova stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti , che celebra 80 anni di vita. Il programma prevede la partecipazione di artisti di fama mondiale e giovani talenti, spaziando tra diversi generi musicali, dalla musica classica alla contemporanea, dal jazz alla musica antica. In questa edizione, l’Aula Magna della Sapienza diventa il palcoscenico di 36 concerti che promettono di deliziare gli appassionati di ogni tipo di musica.

un’apertura dedicata ai grandi classici

il programma di inaugurazione

La stagione prenderà il via il 27 novembre con un evento di grande prestigio: l’Orchestra Canova, guidata dal direttore Enrico Saverio Pagano, si esibirà sul palco della Sapienza, accompagnata dal Coro del Teatro dell’Opera di Roma. Il concerto avrà come protagonista la Nona Sinfonia di Beethoven, un capolavoro che incarna la perfezione sonora e la potenza emotiva della musica classica. Questo evento di apertura fa da preludio a una lunga serie di concerti dedicati non solo ai classici, ma anche a nuove opere.

un finale dedicato alla grande tradizione musicale

Il gran finale è fissato per il 17 maggio, quando il pubblico avrà l’opportunità di assistere a un evento che mette in risalto capolavori di Haydn e Mozart, insieme alla prima esecuzione romana dell’opera “Quattro modi di sorridere”, composta da Nicola Campogrande nel 2023. Questa chiusura in grande stile promette di essere altrettanto emozionante, confermando l’impegno della IUC nella promozione della musica di qualità.

i concerti da non perdere

omaggi a compositori storici e contemporanei

La stagione avrà anche numerosi omaggi a compositori che hanno segnato la storia della musica. Si farà riferimento a Gabriel Fauré, Pierre Boulez, e Arnold Schoenberg, evidenziando l’importanza dell’innovazione nel panorama musicale. Particolare attenzione sarà data anche ai “confronti” tra musicisti di epoche diverse; ad esempio, il Quartetto di Cremona si esibirà il 3 dicembre in un programma che mette a confronto Schumann e Bartok, dimostrando come la musica possa essere un linguaggio universale che trascende il tempo.

serate di jazz e improvvisazione

Diverse serate saranno dedicate al jazz, un genere che continua a riscuotere un grande consenso. Il 25 gennaio, il compositore Michael Mantler e il suo The New Songs Ensemble offriranno un’interpretazione unica di brani celebri. Inoltre, la pianista Gilda Buttà sarà protagonista di un concerto in cui rivisiterà l’iconico “The Koln Concert” di Keith Jarrett, un’improvvisazione che ha segnato un’epoca. Altri eventi di richiamo includeranno l’esibizione del TenThing Brass Ensemble l’11 febbraio e del Kebyart Saxophone Quartet l’11 marzo, portando un ampio repertorio che spazia da Mozart a opere moderne.

un compleanno che celebra cultura e comunità

il significato del traguardo

Rinaldo Gentile, presidente della IUC, ha affermato che questa stagione celebra i valori e la qualità che hanno sempre contraddistinto l’istituzione. Da quel lontano 1946, quando nove studenti e docenti della Sapienza fondarono la IUC in un contesto post-bellico, l’istituzione ha continuato a svolgere un ruolo centrale nella vita culturale di Roma. Anche Antonella Polimeni, rettrice dell’Università, ha sottolineato l’importanza della musica nell’offerta culturale dell’ateneo, evidenziando come essa contribuisca alla formazione e alla crescita della comunità universitaria e cittadina.

un nuovo inizio sotto nuova direzione

Dopo la chiusura della direzione artistica di Giovanni D’Alò, la responsabilità della programmazione futura sarà affidata a un consesso di esperti, tra cui Antonio Ballista, Enrico Saverio Pagano, Franco Piperno e Nicola Sani. Questo nuovo approccio mira a coinvolgere diverse prospettive artistiche, rimanendo fedeli allo statuto dei fondatori che, fino al 2011, conferiva la responsabilità artistica al presidente. Queste scelte strategiche non solo garantiranno continuità, ma anche un rinnovamento creativo nel panorama musicale romano.

Con 80 anni di storia alle spalle, l’Istituzione Universitaria dei Concerti si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua affascinante avventura musicale, accogliendo il pubblico in un viaggio indimenticabile attraverso le note e le emozioni.

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