Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
Roberto Salis: “Mia figlia accusata di appartenenza ad un’organizzazione criminale”
Durante un’intervista televisiva a Sky, Roberto Salis, padre di Ilaria Salis, l’insegnante lombarda di 39 anni a processo in Ungheria per il presunto pestaggio di un militante neonazista, ha sottolineato che l’ipotesi di terrorismo non è mai stata presa in considerazione dagli inquirenti di Budapest. Invece, sua figlia è accusata di appartenenza ad un’organizzazione criminale. Salis ha fatto notare che nei documenti del processo ci sono 800 pagine relative a un procedimento in Germania su un’organizzazione, ma il nome di sua figlia non compare mai. Pertanto, è difficile capire perché sia stata coinvolta.
Il mural di Milano per la liberazione di Ilaria Salis
Un murale che rappresenta Ilaria Salis che apre una gabbia da uccelli e alza il pugno chiuso, circondata da colombe bianche e arcobaleno, è stato realizzato dall’artista Cristina Donati Meyer in via Disciplini, vicino al consolato generale di Ungheria, a Milano. Quest’opera d’arte è stata creata per chiedere la liberazione dell’attivista, a un anno dal suo arresto a Budapest.
Il Commissario per i diritti fondamentali ungherese prende in carico il caso
In risposta alla richiesta del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà (GNPL) italiano, il Commissario per i diritti fondamentali ungherese, che svolge un ruolo simile, ha preso in carico il caso di Ilaria Salis. Il GNPL italiano aveva sollecitato il monitoraggio attento delle condizioni di detenzione dell’insegnante lombarda e ha ricevuto rassicurazioni sul fatto che il caso sarà seguito con attenzione. Questa notizia è stata resa nota dal Garante nazionale italiano.