Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
Insegnante aggredita a Varese: “Voleva uccidere, va fermato e curato”
Un’aggressione sconvolgente ha avuto luogo ieri mattina presso l’istituto Enaip di Varese. Sara Campiglio, un’insegnante di 57 anni, è stata attaccata da uno studente con tre coltellate. L’aggressore è stato immediatamente arrestato per tentato omicidio. La famiglia di Sara è ancora sotto shock e cerca di comprendere come sia potuto accadere un evento così tragico.
I parenti di Sara Campiglio sono stati intervistati e hanno espresso il loro sconcerto per l’accaduto. Hanno dichiarato: “Voleva uccidere, non c’è assolutamente una ragione per questa cosa, va fermato, va curato perché potrebbe rifarlo”. Queste parole evidenziano la gravità dell’aggressione e la preoccupazione per la sicurezza di tutti coloro che frequentano l’istituto Enaip.
Sara Campiglio, l’insegnante aggredita, ha parlato con i suoi familiari e ha cercato di spiegare l’accaduto. Ha detto: “Non so come sia successa una cosa del genere, perché ho sempre seguito passo dopo passo tutti i miei studenti”. Questa frase sottolinea l’impegno e la dedizione di Sara nel suo lavoro di insegnante, rendendo ancora più incomprensibile l’aggressione subita.
La necessità di fermare e curare l’aggressore
L’aggressore, dopo l’attacco, è stato immediatamente arrestato dalle autorità. Tuttavia, la famiglia di Sara Campiglio sottolinea l’importanza di fermare e curare l’aggressore per evitare che possa ripetere un gesto così violento. Questo evento tragico mette in luce la necessità di affrontare il problema della violenza nelle scuole e di garantire la sicurezza di studenti e insegnanti.
Un evento sconvolgente che richiede riflessione
L’aggressione subita da Sara Campiglio è un evento sconvolgente che richiede una profonda riflessione sulla sicurezza nelle scuole e sulla prevenzione della violenza. È fondamentale che vengano adottate misure adeguate per garantire un ambiente sicuro e protetto per gli insegnanti e gli studenti. L’episodio di Varese deve essere un monito per tutti, affinché si lavori per prevenire simili tragedie in futuro.