Rincaro biglietti Atac a Roma: il sindaco Gualtieri spiega le ragioni dell’aumento previsto

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Rincaro biglietti Atac a Roma: il sindaco Gualtieri spiega le ragioni dell'aumento previsto - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Il previsto aumento del costo del biglietto Atac a Roma da 1,50 a 2 euro apporterà cambiamenti significativi nel sistema di trasporto pubblico della capitale, a partire da gennaio 2025. Il sindaco Roberto Gualtieri ha affrontato questo tema cruciale in un’intervista esclusiva a RomaToday, sottolineando l’inevitabilità della misura per garantire la sostenibilità del servizio. Di seguito vengono analizzate le motivazioni e le implicazioni di questa decisione.

L’aumento dei biglietti: necessità o opportunità?

L’intervista di Roberto Gualtieri ha posto in evidenza come l’aumento dei biglietti non sia una scelta triviale per un’amministrazione comunale. Il primo cittadino ha chiarito: “A nessun sindaco fa piacere alzare il costo dei biglietti, ma non faccio demagogia. Se non passiamo a 2 euro, devo ridurre pesantemente il servizio”. Sono state quindi fornite le ragioni strategiche dietro questo rincaro. La verità è che senza l’aumento, i tagli ai servizi pubblici sarebbero inevitabili, impattando negativamente sulla mobilità dei cittadini romani.

Oltre all’adeguamento tariffario, Gualtieri ha sottolineato l’importanza di rifinanziare il contratto di servizio con Atac, il quale comporterà una spesa complessiva di circa 22 milioni di euro. L’obiettivo è quello di garantire un servizio più efficiente e in grado di rispondere alle esigenze di una capitale dinamica come Roma. Già da tempo, la questione del costo dei biglietti ha suscitato un dibattito acceso e l’ennesimo aumento contribuisce a sollevare interrogativi riguardo alla gestione delle risorse pubbliche e alla qualità dei servizi offerti ai cittadini.

Confronto con altre grandi città: atenei e differenze

Gualtieri ha evidenziato un dato significativo: le città europee di pari dimensioni a Roma, come Milano, Londra e Bruxelles, hanno biglietti del trasporto pubblico che superano i 2 euro. Questo confronto si pone alla base della sua argomentazione per l’aumento del costo del biglietto Atac. “Tutte le altre grandi città hanno biglietti più costosi”, ha dichiarato. Il sindaco ha quindi condiviso la propria visione per un trasporto pubblico più accessibile, auspicando che in futuro si possano adottare politiche economiche simili a quelle realizzate in Germania, dove furono favoriti abbonamenti quasi gratuiti per musei e collegamenti urbani.

L’intento dell’amministrazione è chiaro: garantire che il servizio rimanga mantenuto e migliorato. I cittadini romani, quotidianamente impegnati negli spostamenti, meritano una rete di trasporti che non solo funzioni in modo efficiente ma che sia anche finanziariamente sostenibile. Ma per andare in questa direzione, gli investimenti sono necessari, e questo comporta svincolarsi da entrate adeguate tramite una tariffazione più equa.

A chi pesa realmente l’aumento del biglietto

Nonostante l’aumento tariffario, Gualtieri ha specificato che le misure non colpiranno in modo uniforme tutti gli utenti. Le categorie più vulnerabili, come chi beneficia di agevolazioni in base all’ISEE e i giovani, continueranno a ricevere sconti e facilitazioni. È importante notare che non ci saranno aumenti per gli abbonamenti mensili, fissi a 35 euro, e che il prezzo dell’abbonamento annuale verrà addirittura ridotto da 150 a 140 euro.

Le nuove tariffe colpiranno principalmente i turisti e coloro che utilizzano sporadicamente i mezzi pubblici. Essa viene considerata, in un certo senso, un tentativo di riequilibrare il sistema attuale, dove gli utenti occasionali pagano per un servizio che, seppur spesso critico nella sua qualità, resta fondamentale per la mobilità urbana. Gualtieri ha sottolineato che, nel complesso, Roma mantiene ancora prezzi competitivi rispetto ad altre capitali europee, rendendo il servizio molto più accessibile per i residenti abituali.

In sintesi, le nuove disposizioni tariffarie non sono solo un modo per aumentare il bilancio della città, ma piuttosto un tentativo di indirizzare le risorse verso un miglioramento del servizio, cercando così di venire incontro alle attese e alle necessità di una capitale in costante evoluzione.

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