Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2024 by Luisa Pizzardi
Nell’ambito dell’inchiesta sul presunto racket delle camere dell’ex albergo Astor di Firenze, quattro persone sono state rinviate a giudizio. La struttura era occupata abusivamente da decine di individui e da lì scomparve la piccola Mia Kataleya Chicclo Alvarez, conosciuta come Kata.
I RINVII A GIUDIZIO
Tra i rinviati a giudizio, tutti di nazionalità peruviana, figura Abel Alvarez Vasquez, zio materno di Kata, insieme a Carlos De La Colina Palomino, Nicolas Lenes Aucaucasi e Carlos Manuel Salinas Mena, con età comprese tra i 38 e i 64 anni. I reati contestati includono estorsione, tentata estorsione, rapina, tentato omicidio e lesioni gravi commessi in varie occasioni tra il novembre 2022 e il maggio successivo.
IL RAID PUNITIVO
Gli investigatori hanno ricostruito un raid punitivo avvenuto all’Astor, in cui i quattro indagati, insieme ad altri non ancora identificati, utilizzarono bastoni e mazze da baseball contro alcuni occupanti. Durante l’aggressione, un uomo si lanciò da una finestra per sfuggire al pericolo. Si sospetta che gli indagati abbiano cercato di estorcere somme tra 600 e 700 euro alle persone desiderose di entrare nella struttura.
L’INVESTIGAZIONE IN CORSO
La pista del racket delle stanze dell’ex hotel Astor è tra le più seguite dagli investigatori incaricati delle indagini sulla scomparsa di Kata. Il processo contro i quattro imputati inizia l’8 aprile dell’anno successivo alla decisione del giudice.
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