Riqualificazione di San Siro: un nuovo studio di fattibilità come il gioco dell’oca

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Riqualificazione di San Siro: un nuovo studio di fattibilità come il gioco dell'oca - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 22 Febbraio 2024 by Redazione

Il futuro incerto di San Siro: un percorso a ostacoli

Quasi cinque anni fa, il Milan iniziò a progettare la realizzazione di una nuova struttura nell’area di San Siro, con un investimento previsto di 600 milioni di euro. Il progetto, noto come la “Cattedrale”, suscitò però fin da subito l’opposizione di una parte della città. Il consiglio comunale impose limiti di edificabilità in conformità al Piano di Governo del Territorio, richiedendo anche lo sviluppo di aree verdi. Tuttavia, durante l’ultimo voto a dicembre 2022 su un progetto aggiornato – che teneva conto delle nuove direttive di Palazzo Marino per una maggiore tutela del verde e uno stadio inclusivo con almeno 70.000 posti – si registrarono solo 23 voti favorevoli, con una maggioranza divisa e un timido supporto dall’opposizione di centrodestra. Un sostegno precario, troppo incerto per procedere.

La nuova strada verso La Maura: un’opposizione crescente

Un anno fa, il Milan esplorò l’ipotesi di costruire un nuovo stadio nei terreni di La Maura, un’area verde non edificata nella zona nord-ovest di Milano. Tuttavia, anche in questo caso, l’opposizione ambientalista si rivelò ferma e determinata, complicando ulteriormente il percorso del club rossonero.

L’accordo con San Donato Milanese: una speranza per il futuro

Recentemente, il Milan ha siglato un accordo di programma con il Comune di San Donato Milanese per definire i dettagli di un nuovo stadio entro un anno e mezzo. Il progetto prevede uno stadio da 70.000 posti e la costruzione di quattro edifici, tra cui la sede del Milan e un albergo. Nonostante l’iter burocratico in corso e l’imminente incontro tra i vertici comunali e il presidente Scaroni, a Milano molti scommettono ancora sulla riqualificazione di San Siro, condivisa tra le due squadre. Un progetto non solo più economico, ma soprattutto più gradito alla popolazione milanese.