Roberto Salis sfida il governo: “Ilaria resterà in cella”

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Roberto Salis sfida il governo: "Ilaria resterà in cella" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Il padre di Ilaria Salis deluso dagli incontri a Roma

Dopo giorni di speranza, Roberto Salis, padre di Ilaria Salis, si ritrova deluso dagli incontri avuti a Roma con i ministri Tajani e Nordio. Nonostante le richieste degli avvocati dell’insegnante milanese, il governo italiano non può interferire nel procedimento e nello status di libertà dell’indagato. Pertanto, non sarà avanzata alcuna richiesta esplicita per i domiciliari, né in Italia né presso l’ambasciata a Budapest. Inoltre, non verrà rilasciata alcuna nota che garantisca l’applicazione delle misure cautelari nel nostro Paese. Roberto Salis commenta: “È andata molto peggio di quanto ci aspettassimo, non vediamo nessuna azione che possa alleviare la situazione di mia figlia. Siamo stati lasciati soli.”

Ilaria Salis potrebbe rimanere in carcere per molto tempo

La situazione di Ilaria Salis sembra destinata a prolungarsi. Roberto Salis teme che sua figlia resterà ancora per molto tempo in carcere e che dovrà affrontare i processi ancora in catene. Nonostante le speranze di una possibile scarcerazione o di misure cautelari meno severe, la realtà sembra essere diversa. La famiglia Salis si trova in una situazione difficile e non vede vie di uscita immediate.

Nessuna azione per alleviare la situazione di Ilaria Salis

Nonostante le richieste e le speranze della famiglia Salis, il governo italiano non può fare nulla per alleviare la situazione di Ilaria Salis. I ministri di Esteri e Giustizia hanno chiarito che non possono interferire nel procedimento e nello status di libertà dell’indagato. Pertanto, non verranno avanzate richieste per i domiciliari né in Italia né presso l’ambasciata a Budapest. La famiglia Salis si sente abbandonata e delusa dalle autorità italiane, che non sembrano in grado di fornire alcuna garanzia sull’applicazione delle misure cautelari nel nostro Paese. Roberto Salis conclude: “Siamo stati lasciati soli.”

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