Ultimo aggiornamento il 14 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
La spiaggia dei cani di Roma ha recentemente vissuto un’importante notte di schiusa, con 39 gusci di tartaruga Caretta caretta che si sono aperti, rendendo evidente l’impegno della Capitale nella salvaguardia di questa specie marina. Questo evento è parte di un progetto più ampio, che mira a preservare la biodiversità costiera, in occasione della firma di un accordo con Legambiente. Questo protocollo rappresenta un passo significativo nel contestualizzare le azioni di conservazione ambientale nel litorale laziale e romano.
Il protocollo di intesa tra Roma e Legambiente
Un’alleanza per la biodiversità marina
Il recente protocollo firmato sulla spiaggia di Capocotta dall’assessora municipale all’ambiente, Sabrina Alfonsi, e dal direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti, sottolinea l’impegno di Roma nella tutela della biodiversità marina. Sono state individuate diverse nidificazioni nelle dune di Ostia negli ultimi anni, segnalando un rinnovato interesse per la tartaruga Caretta caretta. L’assessora Alfonsi ha chiarito che questa iniziativa è parte integrante del progetto europeo Life Turtlenest, che ha come obiettivo primario la salvaguardia delle nidificazioni e il supporto della crescita sostenibile lungo il litorale romano.
L’accordo è stato supportato dalla commissione ambiente di Roma Capitale, guidata dal presidente Giammarco Palmieri, il quale ha partecipato attivamente alla cerimonia di firma del protocollo. Questa alleanza non solo mira a proteggere le tartarughe marine, ma evidenzia anche un crescente interesse per la cultura della sostenibilità a Roma. I dettagli esatti del protocollo e le sue implicazioni pratiche sono un passo fondamentale nella lotta per la protezione della fauna marina nella capitale.
Sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità
Una delle principali finalità dell’accordo è la sensibilizzazione della comunità locale e dei gestori degli stabilimenti balneari riguardo alla conservazione delle tartarughe. Il protocollo prevede campagne informative per educare i cittadini sull’importanza di mantenere il litorale pulito e preservato per facilitare le nidificazioni. L’assessora Alfonsi ha ribadito l’importanza di coinvolgere i residenti e le associazioni locali in questo impegno, creando così una rete di consapevolezza che possa favorire un ecosistema marino più sano e robusto.
Il progetto intende anche stimolare la collaborazione tra le associazioni locali e le autorità municipali, creando una sinergia che non solo innalzi la consapevolezza, ma favorisca anche azioni concrete per la salvaguardia del litorale romano. Solo unendo le forze tra cittadini, attività commerciali e istituzioni si potrà garantire un habitat sicuro e sano per le Caretta caretta e altre specie protette.
Disposizioni specifiche del protocollo
Misure di protezione e divieti
Il protocollo stabilisce misure concrete per proteggere le sue aree naturali. Uno dei punti principali è il divieto di transito e sosta di mezzi a motore sulla spiaggia, una misura essenziale per evitare danneggiamenti alle zone di nidificazione. Inoltre, sono vietati anche i falò e l’abbandono di rifiuti, entrambi fattori che possono avere un impatto negativo sulla salute dell’ecosistema.
L’adozione della pulizia manuale della spiaggia è un’altra misura di fondamentale importanza, poiché gli interventi meccanici possono danneggiare le uova e ridurre le possibilità di schiusa. Questa attenzione ai dettagli indica un impegno profondo e sincero per la tutela della fauna marina, in particolare in un periodo in cui i cambiamenti climatici mettono in pericolo queste specie vulnerabili.
Collaborazioni con altre realtà locali
L’accordo prevede anche la cooperazione con la Rete TartaLazio, che comprende tante associazioni dedite alla protezione della fauna selvatica e dei mari. I Tartawatchers di Legambiente, in particolare, giocheranno un ruolo chiave nel monitoraggio delle nidificazioni e nell’implementazione di attività di educazione ambientale. Questa rete collaborativa è concepita per massimizzare l’efficacia delle azioni di conservazione e sensibilizzazione, coinvolgendo vari stakeholders in un approccio coordinato e sistematico alla tutela della biodiversità nel litorale laziale.
L’adesione di Roma a questa rete e le misure implementate attraverso il protocollo sono necessarie per contrastare il crescente problema delle nidificazioni delle Caretta caretta in Italia, che è aumentato grazie alla maggior consapevolezza ambientale, anche se permangono ancora molte minacce per la loro sopravvivenza.
Con la crescente attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente in atto nella Capitale, Roma si pone come esempio per altre città, dimostrando che è possibile combinare sviluppo urbano e rispetto per la natura, garantendo un futuro più sostenibile per le generazioni a venire.